UCCA 1985 – PROGETTO DI ATTIVITA’ dell’ UCCA Prato Firenze martedì 23 aprile 1985 – terza parte (vedi 23 maggio)

UCCA 1985 – PROGETTO DI ATTIVITA’ dell’ UCCA Prato Firenze martedì 23 aprile 1985 – terza parte (vedi 23 maggio)
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…Una ripartizione in settori è opportuna per la mia indisponibilità a seguire come responsabile unico l’intero comparto della politica cinematografica, pur senza voler rinunciare al mio compito di coordinatore e ad un maggior impegno, ad una presenza complessivamente totale nel caso in cui l’Associazione, dopo questo primo periodo, intenda farsi carico nei miei confronti di un intervento esclusivamente politico onde farmi ottenere il distacco dalla mia Amministrazione, motivandolo in particolare con la formulazione di un progetto di alfabetizzazione e formazione audiovisuale che abbia come principale interlocutore la scuola.
Per ritornare al Coordinamento, dovendo essere aperto ad altre presenze, si è pensato oltre che a Comitati Territoriali particolarmente attivi, anche ad operatori che hanno fatto la storia della poltica culturale cinematografica in Toscana, oltre a rappresentanti di quelle strutture associative moderne che aderiscono all’ARCI o che in essa riconoscano un’interlocuzione preferenziale; ancora sarebbe importante all’interno di questa struttura direttiva inserire rappresentanti di quelle sale che aderiscono al Circuito Regionale e qualche rappresentante di spicco delle varie manifestazioni, rassegne specializzate e festival che si svolgono in Toscana, penso in particolare alla Biennale di Pisa nei confronti della quale possiamo anche vantare un rapporto già costante e particolarmente interessante, essendo noi fra i principali promotori dell’iniziativa.
Questa struttura di tipo aperto avrebbe certamente un maggior peso nella nostra realtà e garantirebbe una presenza più diffusa della nostra proposta di politica culturale cinematografica, se riuscisse presto a dotarsi di uno strumento di informazione all’altezza dei tempi. Dal mio percorso ( e dai miei contatti telefonici personali ) fra i Territoriali si avverte l’esigenza di conoscere, di essere aggiornati non tanto sulla produzione e sulla critica cinematografica, quanto sulle scelte politiche di fondo dello Stato, delle Regioni e sulle nostre posizioni, per cui anche se in un primo momento potrebbe valere il consiglio di abbonarsi al “GIORNALE DELLO SPETTACOLO” dell’AGIS, subito dopo bisognerebbe aggiungere a questo un commento, un giudizio, una serie di indicazioni politiche “nostre”.
Il mio orientamento è che si sia sempre meno avari di testi scritti da inviare ai Territoriali: ho chiesto all’amico Smuraglia di fornire indicazioni precise – per iscritto – sul ruolo, i compiti e lo scopo della Mediateca Regionale e sulla costituenda società di distribuzione; ai Territoriali va inviata una copia del Progetto Lagorio con il nostro commento (la cosiddetta “legge madre”) – se ne potrebbe far carico Piero Maioli, così come egli stesso potrebbe farci avere, essendo anche già stato approvato dall’Ufficio di Presidenza dell’UCCA Nazionale, una copia del progetto di alfabetizzazione e formazione da inviare a ciascun Territoriale; questo stesso documento, con il giudizio e le eventuali variazioni che vi sarebbero apportate, sarebbe poi inviato ai dirigenti territoriali.
Per quel che riguarda l’informazione strettamente culturale, occorrerà attendere qualche giorno perchè sia definitivamente chiaro il ruolo che avrà e l’impstazione che dovrà assumere la rivista comune dell’UCCA e della FICE, rivolta alle “sale d’essai” di queste due associazioni anche se, in particolare, considerato il costo elevato che avrebbe, io temo che la situazione generale di ARCI Media finirà per coinvolgere la nostra articolazione in maniera negativa, anche se – ce lo auguriamo – non letale.
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