Alternanza Scuola Lavoro e Esami di Maturità 2022 – la necessità di percorsi post ideologici


la necessità di percorsi post ideologici -Alternanza Scuola Lavoro e Esami di Maturità 2022 – intro con Premessa

Premessa – Tratterò alcuni degli aspetti della nostra “contemporaneità” nel convincimento che vadano declinati fuori dalle ideologie mature o perlomeno utilizzando nuovi strumenti interpretativi.

Non posso non ammettere di essere stato sostenitore di ideologie già formulate, come tanti altri della mia generazione e tanti di quelle che hanno precedute le “nostre”. Nonostante ciò non posso non riconoscere che le ideologie già formulate debbano essere considerate non un punto di arrivo ma una base per procedere verso elaborazioni cui ciascuno nella misura delle elaborazioni personali possa aggiungere qualche elemento in più per interpretarle e procedere verso nuove formulazioni. Quando si è giovani è quasi del tutto normale che le ideologie cui ci si affida siano considerate come approdi cui aggrappare la gomena del proprio personale vascello. I giovani hanno bisogno di certezze e quando ritengono di essersene appropriate le declinano le applicano le professano a ogni piè sospinto, trasformandole in poco più che slogan tassativi esclusivi da rispettare rigorosamente .

Sarebbe normale, soprattutto per chi possiede solide capacità intellettive, formate in modo culturalmente scientifico, per un giovane ormai cresciuto e divenuto adulto, provare a sciogliere le gomene e prendere il largo verso orizzonti rinnovati arricchiti dalle proprie esperienze di vita e consolidati dall’applicazione sempre corretta delle proprie acquisizioni ideologiche. In teoria ciò dovrebbe apparire ed essere naturale; ma nella pratica molto spesso accade che ci si sieda sul trono delle ideologie e ci si senta comodi, contenti solo della semplice mera applicazione dei fondamentali senza avvertire il bisogno di un riallineamento, di una interpretazione più consona alle trasformazioni sopravvenute.

Ancor più seria diventa la questione, allorquando a non crescere intellettivamente e non essere in grado di superare la fase dell’infantilismo ideologico sono gli attuali educatori e i “maitre à penser” che si propongono di formare allievi non sulla base critica ma sull’assertività assoluta intorno a categorie ideologiche cristallizzate utili per ogni luogo e ogni tempo, a prescindere dalle condizioni che si sono man mano formate e diversificate.

Ho esperienza diretta, in linea individuale e non solo, rispetto a questa forma di presunzione intellettuale; voglio ribadire che è molto comodo (lo è stato per l’appunto anche per me) farsi forte delle acquisizioni di base rinunciando a elaborazioni nuove più adatte, e non ne sono stato immune. Pur tuttavia da alcuni anni, in una tardiva maturazione, di fronte alle vicende sociali economiche politiche e culturali alle quali ho avuto modo di partecipare in modo quasi sempre diretto e coinvolgente, ho avviato a costruire una revisione lenta ma progressiva, fatta di aggiustamenti interpretativi, collegabili a ragionamenti personali, e per questo motivo suscettibili di errori, rispetto alle basi ideologiche da me possedute.

Nello stesso momento in cui rifletto su quel che per me è stato un limite, superato da una presa di coscienza personale su ciò che mi ha condizionato, non posso rinunciare a comprendere che chiunque abbia proseguito a riferirsi in modo categorico ed esclusivo ai principi ideologici in modo genuino e richiamandosi ad una coerenza di fondo merita tutto il nostro rispetto.

Questo mio percorso è del tutto evidente nella elaborazione di gran parte dei miei post, alcuni dei quali riferiti a decenni trascorsi.