Alternanza Scuola Lavoro e Esami di Maturità 2022 – la necessità di percorsi post ideologici – p.2

Alternanza Scuola Lavoro e Esami di Maturità 2022 – la necessità di percorsi post ideologici – p.2

Sin dall’alba del mondo, allorquando l’umanità ha avuto bisogno di regole, sia da rispettare sia da trasgredire, coloro che detengono il Potere hanno fatto camminare i loro proclami sulle gambe dei loro seguaci più fedeli. Ma quasi sempre al momento in cui si sta per raggiungere qualche obiettivo scendono a compromessi con altre forze di Potere e lo mettono n tasca a coloro di cui si sono serviti.                                                             Sin dalle vicende iniziali narrate dalle Sacre Scritture questo rapporto tra servi sciocchi e potentati si evidenzia in modo lampante; pensate alle tavole della Legge, nelle quali vi sono le prescrizioni morali cui attenersi non solo in quanto comunità religiosa ma anche civile: sono state applicate solo per creare condizionamenti negli animi deboli.                                                                                                                                Abbandoniamo per un momento questo “territorio” chiaramente digressivo per non ingenerare confusione: l’intendimento è quello di riaffermare che l’attuazione dei diritti si scontra con un disquilibrio sociale economico che non può essere sanato semplicemente con un’affermazione di principio. Bisogna che i rapporti di forza siano condotti su un terreno neutro nel quale le differenze si annullino non sulla base di benevoli concessioni.

Sono partito da due questioni esemplificative; le ho menzionate nel titolo ma non mi sono addentrato su quel terreno.

Nei giorni scorsi, sospinti da un evento drammatico, molti studenti delle scuole medie superiori sono scesi in piazza a formare cortei. Non era solo la voglia di riprendersi la vita, dopo questi lunghi mesi di clausura forzata e di abbandono della socialità, imposta dalla pandemia; era il bisogno estremo di poter esprimere il loro dissenso verso questo tipo di società che – nonostante alcuni proclami ottimistici – sta dimostrando di procedere a tappe forzate verso un predominio delle classi plutocratiche economiche, incuranti della sofferenza sempre più largamente e profondamente diffusa nella stragrande massa di popolazione, non solo quella dei Paesi sottosviluppati, destinati a patire ancora di più rispetto a prima, ma anche in questa nostra società, riconosciuta come industrializzata ed evoluta, sviluppata.

Per combattere questo stato delle cose pericolosamente e incessantemente in rapida evoluzione negativa per tanti di noi non bastano gli slogan delle masse urlanti; occorre costruire strategie di condivisione dal basso, altrimenti finirebbe per prevalere un profondo senso di frustrazione accresciuto dal fatto che molto spesso i Poteri forti finiscono per fagocitare una parte del dissenso inserendoli nei meccanismi di Potere cui avrebbero voluto e dovuto frapporre la volontà loro e dei loro rappresentati. Tali strategie non possono essere condivise a priori con chi gestisce le forme del Potere, e vi partecipa da protagonista. Questo accade quasi sempre, perchè c’è sempre tra chi gestisce le leve del Potere l’ambizione di non cederle; e per poter raggiungere tale obiettivo ha bisogno di sguarnire le file di coloro che protestano in modo più o meno disorganizzato. In diverse occasioni ho potuto assistere a tali manovre di basso profilo ed è bene che ciò sia segnalato; spesso ci si vende per ottenere una collocazione di comodo. Anche per tali motivi la qualità di chi si occupa di Politica o di gestione del Sociale non è sempre di buon livello.

Nel prossimo post mi interesserò di quelle che sono le ragioni delle proteste studentesche di questi giorni.