Da Ruby a Lupi – la “lezione” di Craxi e la deriva italiana del 2015

Da Ruby a Lupi – la “lezione” di Craxi e la deriva

Intorno alle “dimissioni” del ministro Lupi mi viene da esprimere alcune riflessioni; e partirei da due elementi a questo punto “incontrovertibili”: innanzitutto il fatto che non sia “ancora inquisito” e di poi la certezza che il figlio di Lupi abbia ricevuto indubbi vantaggi da parte di chi è invece “già inquisito” almeno per ora.
Perché Lupi si dimette? E’ del tutto evidente che il livello di IPOCRISIA della Politica italiana abbia raggiunto limiti oramai da Guinness. E quindi da una parte c’è chi in questo gesto trova motivi di santificazione, dall’altra parte c’è chi tira un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo di una mozione di sfiducia che rischiava di trascinare sulle secche la navicella del Governo, resa fragile dalle pressioni forti interne al PD e dalla volontà di vendetta da parte della Destra e di giustizialismo a tutto tondo di altre parti del Parlamento.
Ci troviamo dunque di fronte ad un gesto che andrebbe interpretato mettendolo in correlazione con quanto ebbe a dire (vedi video) Craxi in quel memorabile discorso del 3 luglio 1992 alla Camera quando chiamò alla correità i suoi “amici” ed i suoi “avversari”, entrambi ipocriti e silenti.
Non avevo alcuna simpatia per Craxi e non ne sono affatto pentito. Ma provo rabbia e pena e mi sforzo di razionalizzare ciò che è sempre più difficile ricondurre ad una giustificazione assolutoria pur minima. Il marcio è sempre più diffuso ed è complicato pensare a proporre dei ragionamenti. La gente per bene, forse, non esiste nemmeno fra noi che ci affanniamo ad attaccare questa deriva; abbiamo costruito una società che sta procedendo in modo progressivo verso la distruzione: è lo stesso concetto di Stato che sta naufragando. Gruppi di potere , sia piccoli che grandi, se ne vanno impadronendo in modo sempre meno subdolo e contribuiscono a svenderlo agli amici ed agli amici degli amici: non è infatti neanche più necessario costituire “lobby segrete”; la Massoneria è un circolo dopolavoristico al confronto di questi Gruppi. E cosa volete che sia, di fronte a ciò, una “raccomandazione”, un “regalino”, la concessione di un posto di lavoro privilegiato al figlio di un personaggio così importante? E’ una modalità corrente, una pratica normale di intrattenere rapporti e relazioni cui pochissime “mosche bianche”, idealisti d’antan, che a questo punto fatico di molto ad identificare, si sottraggono.
E allora di che parliamo?

G.M.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *