“GIOVANNA” di Gillo Pontecorvo – extra “un tentativo di metanarrazione” ad uso personale – un recupero della memoria collettiva sulle conquiste che ci stanno rubando! prima parte

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“GIOVANNA” di Gillo Pontecorvo – extra “un tentativo di metanarrazione” ad uso personale – un recupero della memoria collettiva sulle conquiste che ci stanno rubando! – prima parte

Di questi tempi quando ti arriva un sms su Facebook è un mondo intero che con velocità stratosferica all’indietro ti passa davanti agli occhi: “ salve, parlando con …. mi ha indicato te come persona informata per i contatti a riguardo il film “GIOVANNA” .di Gillo Pontecorvo… dobbiamo proiettare il film a Napoli alla Assemblea nazionale delle donne comuniste a metà Marzo … abbiamo deciso di ospitare, come PCdI pratese, l’Assemblea regionale toscana, la domenica 1 marzo, con pranzo a Figline e pensavamo di contattare attrici, protagoniste. sindacalisti eccetera. magari se mi contatti per telefono al n° 0574 …. ne parliamo a voce. in attesa grazie mille”. E ti riconcili con il tuo “mondo” quello della Solidarietà della Legalità e dell’Equità nascondendo per un attimo le ottusità e le nequizie che ci tormentano in questi ultimi mesi. Non penso di cambiare bandiere, anche perché quelle che sventolano dentro di me sono dello stesso colore “rosso” e non mi sento lontano da loro che si considerano “comunisti”. Sono “Democratico” ribelle e polemico; ma non demordo: e lo lascio intravvedere nelle mie azioni. Richiamo il mio interlocutore senza ottenere risposta e rispondo su chat “Ho provato a richiamarti allo 0574 … alle ore 21.50 di questa sera 4 febbraio. Domani se puoi chiamami al 346 …. perché sarò in viaggio verso Napoli. Ne parlo volentieri. Grazie. Giuseppe” ed è infatti in viaggio che contatto il “compagno” e fissiamo per rivederci tra una settimana al mio ritorno a Prato.
Sul film “Giovanna” di Gillo Pontecorvo sono diventato un esperto e quando qualcuno se ne ricorda fa riferimento a me.
Si tratta di un film breve, non so dire se un corto o un mediometraggio; ma di certo è un “piccolo grande film” che rappresenta uno straordinario sguardo all’indietro che si riflette sul presente e sul futuro delle attuali e prossime generazioni. Girato fra il 1955 ed il 1956 a Prato racconta di un tempo in cui le lotte operaie erano foriere di conquiste che tardarono ma vennero raggiunte fra gli anni sessanta ed i settanta (la parità salariale e la legge sulla maternità prime fra tutte); oggi siamo a raccogliere i cocci degli interventi maldestri della Destra berlusconiana e quelli furbeschi della Destra renziana, ben più pericolosi perché portati avanti con bandiere truccate.
L’invito è molto gradito anche perché ho in progetto una “visita” ad Armida Gianassi che da qualche anno non rivedo. Armida è stata la protagonista del film; è lei la “Giovanna” di Gillo Pontecorvo. Mentre sono a Pozzuoli digito sul mio pc il nome di suo marito alla ricerca di un numero telefonico che però non riesco a trovare. Pazienza; aspetterò di tornare a Prato, so dove abita e spero mi perdoni l’intrusione senza avviso. E così una mattina non troppo presto che non è corretto, ma verso le 11.00 sono sotto casa di “Armida Giovanna”. Suono e mi viene aperto; c’è una donna di mezza età che mi riceve con cordialità chiedendomi chi sia e chi cerco. Mi presento e chiedo della signora; mi fa accomodare mentre allo stesso tempo chiama Armida. La vedo come un tempo – siamo nel 2015 e la mia intervista è del 1990. E’ eretta e nobile nel portamento; il suo sorriso velato di tristezza è lo stesso che ho intravisto in lei la prima volta che ci siamo incontrati. Forse “a posteriori”, a ripensarci, un po’ più accentuato. Ma se la osservate bene nel film è lo stesso sorriso “triste” che rappresenta il tormento intimo del personaggio che interpreta: una “donna” consapevole della necessità di affrontare lotte che la condizioneranno irrimediabilmente; un’icona del “femminismo” progressista non radicale che non intende rinunciare a ricoprire il ruolo di moglie e di madre mentre difende il diritto al posto di lavoro delle sue compagne oltre che del suo.

J.M.
fine prima parte

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