CONDITIO SINE QUA NON…….SINISTRA, dunque, SIA SINISTRA! PUNTO E BASTA

SINISTRA
CONDITIO SINE QUA NON

“CONDITIO SINE QUA NON” e non per tutelare i miei interessi personali “legittimi o illegittimi” essi siano considerati, ma per costruire una vera alternativa di SINISTRA libera e non al servizio di “interessi” molto particolari e poco più (e qui son buono!) che “personali” è la NON COMPROMISSIONE CON IL PD RENZIANO senza “se” e senza “ma”, assunta come ELEMENTO DI BASE INDISCUTIBILE.
Posso comprendere la “fregola” di qualche giovane ma, dopo la comprensione, la stigmatizzo come “ansia individuale per farsi strada a gomitate, piegate ad una interpretazione di “coerenza”.
Detto questo, poichè la mia vita (lo dico ad uso di coloro che di problemi esistenziali non capiscono una sacra “mazza”) ha di fronte a sè poco FUTURO ma molto PASSATO (il PRESENTE è ingannevole e fuggevole e stenta ad esistere) non intendo impegnare il mio TEMPO in codesto modo.

LA SINISTRA come appendice è inconsistente e non (sol)tanto per le valutazioni demoscopiche, ma soprattutto nella realtà sostanziale. Di fronte a raggruppamenti tendenti alla compromissione un elettore che non sia un convinto militante (e qualche perplessità, con i tempi che corrono, potrebbe apparire anche in quest’ultimo) affida il suo voto a gruppi seriamente demagogici e populisti oppure accresce l’area del non voto molto ampia ed articolata ( scheda bianca, nulla o astensione dal recarsi al seggio).
Quando accenno al mio TEMPO RESIDUO intendo sottolineare soprattutto che la costruzione di un PARTITO della SINISTRA in questo Paese manca dai tempi del grande PCI degli anni Settanta (lo straziante frequente amarcord di Enrico Berlinguer lo attesta). E se era vero “allora” che sarebbe stato impossibile che la SINISTRA assumesse le leve del Potere, oggi possiamo dirci che questo assunto, che ascoltiamo come un “mantra” maledetto, sia una minaccia ed un alibi imperdonabile.
Una minaccia per spaventare i coraggiosi, da parte della Destra e del Centro s.; un alibi per coloro che affidano le loro ambizioni ad un’annacquata forma di SINISTRA che non vede poi l’ora di “calarsi” nella formazione di governi e sottogoverni.

LA SINISTRA che non fa LA SINISTRA fino in fondo diffonde frustrazione e non contribuisce realmente al bene del Paese.
Ho anche la sensazione che qualcuno abbia paura di promuovere la stessa parola “SINISTRA” e che di riflesso come un acuto senso di colpa pensi che quella possa far paura. No, la gente non ha “paura”, è semplicemente “schifata” dalla profonda incoerenza di tanti sedicenti esponenti della SINISTRA.

Perché mai dovrebbe fidarsi delle affermazioni programmatiche ricche di elementi positivi di giustizia sociale da ottenere e ri-ottenere se poi i proponenti si rivelano pron(t)i a mescolarsi nella melassa centrista?

Certo, dopo le deludenti esperienze fin qui avute, gli elettori hanno buone ragioni per mostrarsi ancor più cauti nella scelta e dovrebbero compiere uno sforzo di fiducia; ma, tant’è, se non si comincia non si può concludere, se non si parte (con il piede giusto) non si raggiunge mai una meta.

SINISTRA, dunque, SIA SINISTRA! PUNTO E BASTA

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