reloaded CAMBIO VERSO PER LA MIA VITA – tre post dell’ ottobre 2014

Kant 1

reloaded CAMBIO VERSO PER LA MIA VITA – un post dell’ ottobre 2014
o del perché la “coerenza” non è “acqua fresca”

Non è uno scimmiottamento di chicchessia. Lo faccio davvero perché ho scoperto la felicità e voglio rifuggire dalle miserie umane. Ancore di salvezza saranno le antiche e nuove “Amicizie” con cui condividere questa parte “matura” della mia vita. Tutto il resto lo lascio a chi ha piacere di essere umiliato senza meritarselo da parte di persone (!) che non appartengono più alla mia storia. per ora punto. Cambio verso per la mia vita!

C’è un po’ di confusione nella mente di coloro che hanno festeggiato qualche mese fa credendo in buona fede o strumentalizzando in malafede le idee di cambiamento che nella Sinistra venivano annunciate. Il Partito Democratico dopo aver accolto l’idea che – essendo il mondo cambiato – occorreva aprirsi al massimo senza steccati ideologici, senza un briciolo che fosse un briciolo di ideologia democratica (eh sì, perché non è mica detto che quando si parla di ideologie si debbano per forza intendere quelle che avevano prodotto disastri e fallimenti) fondata su diritti, doveri e democrazia, oggi si va accorgendo che nei Circoli non si discute più, che non sono più frequentati, che vi è un calo vertiginoso di adesioni. Poiché il difetto di memoria è molto diffuso sia perché è connaturato all’animo umano, in particolare quello italiano, sia perché conviene dimenticare in buona fede (si soffre di meno, si pratica la rimozione psichica) o in mala fede (superiamo l’ostacolo di lato per poter andare avanti nelle nostre convenienze), è chiaro che non ci si ricorderà dei tanti che, in nome e per conto dei “rinnovatori” sono miracolosamente apparsi ai “gazebo” nei giorni del voto ma, sollecitati a continuare la loro partecipazione in modo più assiduo o hanno fatto spallucce e declinato subito l’invito o hanno affermato che coloro che fino a quel momento si erano impegnati non avevano compreso che il mondo era cambiato e che non sarebbe stato più possibile una militanza siffatta d’ora in poi, e che il futuro era del Partito 2.0.
Poiché non scrivo per altri ma per me (cioè esprimo il “mio” pensiero) confermo che non sono più disponibile a supportare con il mio impegno questa “pratica”; c’è una parte del Partito, un gruppo non molto nutrito che ritiene (di certo ha ritenuto) di poter utilizzare la forzalavoro di altri a proprio vantaggio, ne ha strumentalizzato le intelligenze e le capacità organizzative, ha continuato ad utilizzare in un percorso di “rinnovamento” le vecchie pratiche, i vecchi metodi, quelle e quelli che servono a mantenere in piedi un Gruppo di Potere esclusivamente per il perseguimento dei propri interessi senza avere idee, senza una progettualità. Lo disse anche un mio amico e compagno:” Questi non sanno cosa fare, non sanno dove andare, non c’è un’idea, c’è un livello di avventurismo.” Ecco, anche a Prato c’è!
Il senso di tutto questo: sono uno dei tantissimi che non prenderà la tessera di questo Partito Democratico; largo a coloro che vogliono farsi avanti; largo a coloro che ancora desiderano farsi umiliare, largo a coloro che sbandierano la loro coerenza rifacendosi alle ideologie d’antan, che come leggete io continuo a rispettare. E vorrei ricordare che un mondo senza ideologie, passioni, sentimenti è un mondo arido, povero, pieno di cinismo ed ipocrisia. Io, dunque, come ho scritto l’altro giorno, “CAMBIO VERSO” ma non è la stessa cosa “vuota” che qualcuno demagogicamente sbandiera.

sono davvero carini questi “gufetti!!!”

Qualcuno fa finta di sorprendersi rispetto alle mie riflessioni, perché l’Ipocrisia che troppo spesso è stata spacciata per furbizia, scaltrezza tipica della Politica praticata l’ha fatta da padrona: è stata la “stella polare” cui si è affidato il proprio destino “fortunato”. E comincia così ad accadere che alcuni assertori del Verbo “rinnovato”, senza smentire la loro scelta, negli incontri pubblici ma interni al Partito Democratico si riempiano la bocca del Verbo di Fabrizio Barca, che ha molto poco a che vedere, anche se resiste apparentemente in modo imperturbabile ad operare nell’ambito del PD, con quello dello pseudo rinnovamento. Fa una certa impressione sentir dire da alcuni dirigenti che occorra applicare il “metodo Barca” e Barca su Barca giù sembra quasi che non si sappia che pesci pigliare, dove appigliarsi per salvare la zattera alla deriva su cui si è deciso di viaggiare. In questa bagarre vedo facce che non mi sono mai piaciute (ed alle quali – credo – non sono mai piaciuto) e con le quali non intendo condividere il mio tempo e le mie conoscenze, le mie competenze (le une e le altre per scarse che siano), ne faccio a meno ma non traccheggio come fa per motivi molto misteriosi qualche altro. Vi saluto con rispetto e deferenza e vado via.

J.M.

Immanuel_Kant