TURN OVER – un auspicio (dopo aver riflettuto)

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TURN OVER – un auspicio (dopo aver riflettuto)

Ieri ho pubblicato un post nel quale sottolineavo l’assurdità di un’Amministrazione a guida PD che, attraverso uno dei suoi rappresentanti più autorevoli (il Vice Sindaco), dichiara la propria incapacità a gestire le problematiche connesse alla presenza di immigrati nelle strutture territoriali; a detta di un’amica sono stato duro, fin troppo duro con attacchi inconsueti (accuse di cinismo, ipocrisia, criminalità). Ho dichiarato, messo alle strette di tale critica, che lo avevo fatto intenzionalmente per segnare la profonda differenza etica tra chi si presenta all’interno di un contenitore di Sinistra ma nei fatti adotta comportamenti, non solo atteggiamenti formali, tipicamente delle Destre e chi da Destra afferma posizioni addirittura più ragionevoli e disponibili ad un confronto. Al netto della strumentalizzazione occasionale, dovuta agli ultimi sbandamenti, che dimostrano l’incapacità del Governo e del Partito Democratico nell’affrontare per cercare di risolvere le questioni più urgenti collegate al fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria, trovo addirittura condivisibili alcune ironiche sottolineature che, nel corso del dibattito consiliare del 13 luglio c.a., uno dei rappresentanti più in vista della destra pratese, Giorgio Silli, ha mosso nei confronti dell’inutile imbarazzante eloquio del viceSindaco Faggi, nell’atto di rispondere ad un question time che chiedeva conto degli ultimi eventi cittadini relativi all’espulsione da uno dei centri Sprar di Prato di alcuni stranieri. Ecco, dopo aver sentito le argomentazioni del ViceSindaco Faggi, non provo più alcun rimorso morale nell’aver affermato che vi sia un comportamento “pilatesco” cinico, ipocrita, criminale nel non occuparsi civicamente della sorte di quegli extracomunitari che, nel rispetto di una legislazione carente nella previsione di vie d’uscita controllate, dopo essere stati espulsi per ragioni discutibili dal punto di vista sostanziale, non vengono seguiti. Le affermazioni di Faggi sono allucinanti; dopo aver ammesso che il sistema fa acqua da tutte le parti (ma il suo Partito governa il Paese da un po’ di anni), parla intanto di strutture che sul territorio accettano più persone di quante ne possano accogliere, accenna poi con “cinismo” alla sorte di coloro che vengono espulse “dai centri sprar” rilevando con sottile soddisfazione “con sollievo” che “lasciano il nostro territorio, vanno verso Firenze dove è più facile trovare una sistemazione in luoghi “occupati” senza poi lasciarsi sfuggire che alcuni di questi luoghi poi vengono liberati da interventi degli agenti di Polizia. Da notare la soddisfazione del suddetto ammimnistratore con la quale si nota che da qualche giorno insieme a Prato è impegnato sulla stessa lunghezza d’onda anche la città di Pistoia (da ricordare che dopo i ballottaggi di fine giugno Pistoia è amministrata da un Sindaco di Fratelli d’Italia).
Ieri a Prato una serie di associazioni facenti riferimento a “Sulla stessa barca” ha presentato un esposto alla Prefettura per chiedere “l’interruzione della messa in atto di revoche arbitrarie, al fine di garantire agli ospiti la permanenza nei percorsi di accoglienza e salvaguardare la convivenza plurale e pacifica dalle crescenti diseguaglianze”.

J.M.

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