Agosto 1917 – Pillole di ANNIVERSARI

Agosto 1917 – Pillole di ANNIVERSARI

Nell’ambito del maxi-contenitore degli ANNIVERSARI 2017 nel prossimo autunno daremo grande spazio al centenario dal 1917, anno strapieno di avvenimenti significativi, tra i quali la Rivoluzione russa.
A novembre abbiamo già in programma tre date a Montemurlo presso la Biblioteca comunale: si tratta di una “collaborazione” e saremo più precisi tra qualche settimana. Ora soffermiamoci su uno di questi momenti datato 1° agosto 1917.

Alcuni eventi di un secolo fa ci riportano ad analizzare tematiche ancora oggi importanti come gli accorati appelli, tanto spesso inascoltati, contro le guerre e contro la presunzione – o forse l’alibi – di poter attraverso la violenza “democratizzare il Pianeta”. Quello del 1917 fu, dopo ripetuti appelli ed esortazioni ad essa precedenti, particolarmente efficace dal punto di vista della “forma” ma allo stesso tempo sottovalutato dalle potenze mondiali in competizione bellicosa tra loro. Si trattò della celebre Nota di papa Benedetto XV, al secolo Giacomo Della Chiesa (l’articolo di fondo “Una Nota del Sommo Pontefice ai Capi dei popoli belligeranti” pubblicato in pima pagina su “L’Osservatore romano” del 1° agosto), che definì la Guerra in corso “un’inutile strage” proprio approfondendone le caratteristiche che tutti purtroppo conosciamo di guerra di posizione fondata sul disprezzo per le vite umane da parte della maggioranza dei politici e dei corpi militari, sostenuti da una borghesia avida che non era disposta all’ascolto di voci morali, che sottolineassero le assurdità di quegli scontri.
In quella Nota tra l’altro si leggeva: “Il mondo civile dovrà dunque ridursi a un campo di morte? E l’Europa, così gloriosa e fiorente, correrà, quasi travolta da una follia universale (….) incontro ad un vero e proprio suicidio?”

36083

Papa Benedetto XV inoltre chiedeva in modo sia supplichevole ma autorevolmente perentorio “la diminuzione simultanea e reciproca degli armamenti, l’istituto dell’arbitrato con funzione pacificatrice, la comunanza dei mari e la restituzione dei territori occupati” oltre alla soluzione della questione degli armeni, degli stati balcanici e dei paesi formanti parte dell’antico regno di Polonia. Insomma, non poco! Un bel “programma per la pace” che, come ben sappiamo noi che siamo vissuti in un’epoca di “guerre” extraterritoriali, non ottenne ascolto. Anzi, neanche il Governo italiano, attraverso il Ministro degli Esteri Sonnino, si distinse e a quel documento fu destinata una dura replica in Parlamento. Lo stesso Sonnino nei suoi “Diari” ne parlò come “una macchinazione per disgregare e scuotere l’opinione pubblica in un momento difficile e critico”. E non sembrò strano agli uomini del Potere lanciare critiche severe anche al Pontefice, incolpandolo di quel che avvenne di lì a poco a Caporetto.

Il mondo, dopo quella Guerra, lo sappiamo, è cambiato nella sua ripartizione territoriale ma non lo è per quanto riguarda l’assunzione dei principi e dei valori pacifisti, che sono stati vieppiù calpestati ripetutamente; ancor più che gli esiti del primo conflitto mondiale sono stati causa determinante del secondo, ancor più distruttivo dal momento che ha coinvolto in massima parte civili ed in modo diffuso. Bombardamenti, annientamento di etnie e di oppositori, oltre agli scontri campali in diverse parti del mondo (oltre l’Europa, l’Africa e l’Asia) hanno condotto il genere umano più volte sull’orlo dell’autodistruzione. E non si è chiuso il cerchio delle violenze collettive ed il mondo ha continuato a correre verso l’Apocalisse in diversi momenti: Corea, Vietnam, Sudamerica, ex Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Siria. Ed in queste ore ancora oltre ai venti di guerra del Vicino Oriente che continuano a tirare, se ne avvertono altri dall’Estremo Oriente.

1917 – Pillole di Anniversari…… continua