supplemento ed aggiunta a LA CULTURA (19/20 agosto) Loris, Alfredo, Alessia e tanti altri giovani come loro

Loris, Alfredo, Alessia e tanti altri giovani come loro

Non ho chiesto loro di declinarmi la loro passione politica, ma sono sicuro che daranno il loro piccolo contributo a portar fuori questo Paese dall’incultura diffusa da addebitare quasi interamente al disinteresse che la Cultura ha dovuto subire nel corso degli ultimi decenni e di cui le generazioni cui io stesso appartengo sono responsabili. Forse l’indifferenza forse la cialtroneria e la supina sopportazione delle scelte politiche in materia di Formazione e Cultura hanno consentito la barbarie progressiva nella quale stiamo inabissandoci. In tutto questo assistiamo alla vittoria dell’ignoranza e del pressappochismo, della furbizia e dell’arroganza di fronte alla nostra ignavia: occorre risvegliare le nostre coscienze per rimettere in gioco positivo tutte le energie ancora utili a risalire la china e rivedere i primi bagliori di luce. Quando parlo di energie positive penso a questi giovani che occasionalmente ho incontrato e che fanno da contraltare agli esempi anonimi diseducativi di cui genericamente ho trattato nei giorni scorsi in quei due post dedicati proprio alla Cultura; in verità, dopo la mia invettiva del primo ho sottolineato in modo positivo l’impegno degli Under 30 di PrimaVera Progressista, considerando che o la Sinistra recupera una piena consapevolezza della sua essenza oppure siamo destinati “politicamente” ad un periodo di subalternità alle Destre, quelle vere, e quelle truccate, che sono molto più pericolose delle prime.
Ed è così che ho incrociato grazie a mia figlia Lavinia ed al caso alcuni giovani che si occupano di Cultura in modo molto diverso, contribuendo con il loro impegno ad orientare – solo potenzialmente, però – la Politica verso un futuro migliore. Detta così la questione appartiene alle tante “utopie” di ingenui perenni sognatori come io sono stato e sono ancora. A meno che coloro che si occupano di Politica non smettano di rincorrere i propri interessi e quelli delle lobbies che li promuovono e comincino ad occuparsi della vita reale delle persone sul serio e non riservando a questo scopo soltanto l’uso delle parole vuote dei loro discorsi ufficiali.
Loris, Alfredo, Alessia non sono nomi inventati, ma sono l’esempio di quel che devono fare i giovani se vogliono dedicarsi (anche se non necessariamente) alla Politica. Alcuni di noi lo hanno detto e ridetto, denunciandone le aberrazioni, ma non sono stati ascoltati e sono stati creati dei veri e propri “monstra” cloni ad immagine e somiglianza dei loro pedagoghi allo scopo di perpetuare una pratica politica mortificante il libero pensiero tutta costruita per soddisfare personalismi e interessi di gruppi limitati.
So bene che sto sparando nel mucchio e che ad essere colpiti possono essere anche giovani in buona fede; so bene che non è del tutto facile riconoscere la moneta falsa da quelle buone. Ma non possiamo più permetterci di lasciare l’obiettivo di un sano e giusto rinnovamento nelle mani di tantissimi outsiders nullafacenti ed ignoranti che semmai utilizzando il web attirano sul proprio nome un pugno residuale di consensi e vengono lanciati senza una vera e propria preparazione culturale sul palcoscenico della Politica.
Chi sono Loris, Alfredo, Alessia? Sì, potrebbero far parte anche di chi sostiene posizioni politiche diverse da quelle mie; ma avrebbero intanto tutte le belle caratteristiche per occuparsi di Politica, dopo gli anni di formazione culturale varia (Scienze Motorie, Ingegneria Aeronautica, Filosofia, Archeologia) che hanno superato brillantemente più che altro guardando oltre i confini asfittici delle loro città, dei loro ambienti, dei loro politicanti. Potrebbero far parte però dei settori di cui si sono occupati e di quelli di cui si occuperanno (bravi cittadini attivi e consapevoli), affidando i loro consigli, attraverso il loro operato, ai “politici” che ne volessero utilizzare le competenze gratuitamente, in cambio del “lavoro” svolto e retribuito dignitosamente non per vie clientelari ma basato sulle riconosciute competenze.
Suvvia! Ce n’è abbastanza per cominciare a scrivere un Programma ideale da realizzare?
Ringrazio Loris, Alfredo, Alessia e tutti i giovani che alle parole vuote contrappongono i fatti, a partire da quel che amano più di altro.

Joshua Madalon

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