“oggi in Sicilia domani nel resto d’Italia” C’è chi gradisce il flauto renziano, quanti topi lo seguiranno?

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“oggi in Sicilia domani nel resto d’Italia”

“oggi in Sicilia domani nel resto d’Italia”
C’è chi gradisce il flauto renziano, quanti topi lo seguiranno?

Cosa accade in Sicilia, nell’approssimarsi delle elezioni regionali? Sono in molti a dire che le varie formazioni politiche si stiano preparando per le Politiche prossime venture, allenandosi in Trinacria. In effetti, si litiga a Destra ed a Sinistra, all’interno di nuove forme-Partito che purtroppo ricordano le vecchie di quella che chiamammo Prima Repubblica e che speravamo aver sepolto definitivamente al termine del secolo scorso.
E su questo “deserto etico” della Politica d’antan sguazzano i ragazzotti incolti del Movimento pentastellato, pubblicizzandosi per la loro pretesa onestà che cela l’imperizia e la dabbenaggine che hanno da sempre fatto più male della grandine, perché per la loro ingenuità sono vittime degli eterni furbastri pescecani che circolano in acque torbide del sottobosco eterno, circuendoli e blandendoli, mettendosi al loro servizio prima, durante e dopo le diverse campagne elettorali per ricavarne il più possibile in appalti di governo e sottogoverno.

La mia personale preoccupazione è per la Sinistra: il PD è sempre più alla deriva e sta tentando in Sicilia di consolidare la sua “mission” segreta (sempre, però, meno segreta) di convergere verso il Centrodestra, aggregando voti di quella parte attraverso la figura di Alfano, con il quale intende confermare un’alleanza specifica “oggi in Sicilia domani nel resto d’Italia”, pensando di scompigliare le carte del Centrodestra berlusconiano-meloniano-salviniano ma nei fatti rendendo sempre più impensabile un accordo con quella parte della Sinistra interna ed esterna al PD che guarda a ricompattare una Sinistra che riesca a dare risposte non demagogiche non populiste non pietistiche a quanti sono rimasti indietro, sempre più indietro nella scala sociale.

E’ un vero e proprio suicidio neanche tanto assistito, ma programmato ad arte per poter screditare, davanti ad un sicuro insuccesso (il PD – la sua possibile coalizione – non è accreditato tra i probabili vincitori), le forze della Sinistra, rendendole responsabili della débacle. E’ assolutamente improbabile che la Sinistra possa allearsi con un Partito che privilegi accordi con forze chiaramente di Destra e dunque non può di certo il PD, che è potenzialmente la maggiore forza politica di quel Polo, chiedere assunzione di responsabilità a forze minoritarie chiaramente di Sinistra. Questo modo di agire è con tutta chiarezza un pretesto per buttare all’aria qualsiasi forma di coalizione che abbia quale punto di riferimento i valori fondamentali della Pace, del Progresso, della Solidarietà, dell’Eguaglianza, della Libertà, della Democrazia. Anche per questo viene diffusa ad arte la “fabula” del “non esiste più Destra o Sinistra”! E’ un modo come l’altro, anche questo, di screditare gli sforzi che donne ed uomini, giovani e maturi, portano avanti quotidianamente nelle nostre città, impegnandosi in Associazioni, Comitati, Gruppi vari in modo del tutto volontario, alzando bandiere che simboleggiano quei valori in cui fermamente credono.

Quel che accadrà in Sicilia darà certamente segnali a tutti noi. Lavoriamo per un’Unità delle Sinistre da presentare alle prossime elezioni, anche per consentire a coloro che ancora credono che il PD sia un Partito di Sinistra di ravvedersi e convergere per davvero sulla loro Sinistra. Non è possibile in assoluto barattare il proprio impegno per mescolarsi con chi non può oggi più avere la rappresentanza del mondo del Lavoro, della Cultura e della Cooperazione: non è affatto credibile chi propone la Politica dei due tempi “ci alleiamo e poi facciamo contare la nostra alleanza”.
Non funziona, soprattutto non con chi ritiene già in partenza di essere superiore e più furbo di altri.

E allora perché non provare da Sinistra la stessa strada? “oggi in Sicilia domani nel resto d’Italia”?

Joshua Madalon

Tramonto