UCCA 1985 – PROGETTO DI ATTIVITA’ dell’ UCCA Prato Firenze martedì 23 aprile 1985 – sesta parte per la quinta vedi 10 luglio

UCCA 1985 – PROGETTO DI ATTIVITA’ dell’ UCCA Prato Firenze martedì 23 aprile 1985 – sesta parte per la quinta vedi 10 luglio

Per quanto è legato all’alfabetizzazione degli allievi si possono avanzare più proposte: quella fra tutte che ci convince maggiormente è la costituzione, laddove questo sarà reso possibile dalla volontà congiunta degli operatori culturali e degli amministratori locali, di Laboratori dell’Immagine, con lo scopo di sensibilizzare i giovani ad una conoscenza del cinema non solamente a scopo culturale, ma anche con una funzione di primo approccio alla padronanza delle tecniche di realizzazione. In questo campo la nostra esperienza toscana è molto ricca ed è provvista di validi elementi, nonchè acquista un certo interesse la presenza ll’interno del nostro Coordinamento del responsabile nazionale dell’alfabetizzazione e della formazione, che fra i principali obiettivi enunciati nel documento presentato all’Ufficio di Presidenza nazionale ha inserito dandovi rilievo proprio la costituzione di Laboratori dell’Immagine sul territorio nazionale, tenendo comunque ben presente la realtà toscana.
Nella scuola, con diversificazioni legate alle fasce d’età ed al grado di istruzione, il nostro intervento per gli allievi sul piano culturale sarà impostato su piani diversi, comprendendo un approccio iniziale sulla lettura dell’immagine filmica, fatta tramite la presentazione di grandi capolavori del cinema di tutti i tempi; inoltre va considerata con molta attenzione la conoscenza delle varie fasi di realizzazione di un film, acquisita attraverso l’incontro con i tecnici (sceneggiatori, scenografi, fotografi, montatori, ecc…). proporremo ai Territoriali la realizzazione di corsi che tengano presente come oggetto i vari aspetti della Storia del Cinema (i periodi – i generi – gli attori – i registi – le nazioni e le scuole), così come presenteremo un progetto dedicato agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori di secondo grado, che abbia come scopo quello di costituire un supplemento di preparazione all’esame di maturità e che veda l’elemento filmico abbianto all’intervento critico sia storico che letterario, senza che esso abbia una funzione di predominanza su questi ultimi, cercando però di non cadere nella banalità e nell’ovvietà o nella ricerca di un’originalità a tutti i costi. Un’altra proposta da collegare al mondo della scuola è relativa alla scomposizione del film: si prende un film e lo si suffivide nelle varie fasi, utilizzando testimonianze dirette e foto di scena, con il fine ultimo di realizzare una mostra visiva del percorso di un film, tenendo quindi presenti tutte le problematiche connesse alla costruzione della narrazione filmica.
b) Nel settore delle rassegne, le proposte che io farò sono da considerarsi comunque “aperte” (d’altra parte anche quelle precedenti sull’alfabetizzazione e formazione sono da considerarsi tali) e cercheranno di non essere vaghe ma di apparire in generale “orientative” oltre che concrete. Dobbiamo essere in grado di proporre alle realtà territoriali delle rassegne, attivando nell’ambito locale una serie di stimoli che invoglino i nostri operatori culturali a realizzarle poi in maniera autonoma. Io penso alla possibilità che esperienze particolarmente interessanti, come quelle di Empoli intorno al cinema francese, debbano vedere da parte nostra una sorta di collaborazione e di “sponsorizzazione” culturale. Non possiamo limitarci ad accettare esclusivamente rassegne importate dalla struttura nazionale (vedi Cinema svedese, Fassbinder, e Pasolini), anche se il giudizio su quelle proposte è ben più che positivo.

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