PACE E DIRITTI UMANI parte XVIII 18 (per la 17 vedi 28 giugno)

PACE E DIRITTI UMANI parte XVIII 18 /strong>
Prosegue l’intervento della prof.ssa Anna Agostini, che rappresenta il Provveditorato agli Studi di Prato
Ecco, stasera sono state costruite, secondo me, le condizioni perchè la riflessione sia più profonda e perchè si tenti una attualizzazione di quello che è stato e soprattutto si riscopra il fatto che certi prodotti non maturano nel vuoto. Se voi guardate, se voi fate un’analisi attenta di quel periodo vi rendete conto che i prodotti sono diversi e vi ripeto ancora una volta che si può fare una politica buona soprattutto se le idee circolano, soprattutto se ci si ferma un attimo, soprattutto se si fanno delle riflessioni. E’ il modo migliore, credo, per difendere i nostri diritti e quelli degli altri, non tanto con le manifestazioni di piazza, anche quelle sono una cosa che quando ci vogliono sono necessarie. I modi migliori rimangono soprattutto una riflessione seria ed attenta ed una interiorizzazione di quello che la storia ancora oggi ci può comunicare. Quindi grazie al professor Maddaluno ed a quelli che insieme a lui hanno in qualche modo realizzato questo omento di riflessione.
Riprende a parlare il Professor Maddaluno
Grazie, io penso che la professoressa Agostini abbia colto nel segno perché se non altro questi sono i nostri obiettivi; vogliamo dare degli stimoli, partecipare a questo dibattito anche noi, solo così renderemo utile la nostra presenza qui in questo momento, il 30 novembre dell’anno 2000. Una piccola precisazione, perché c’è qualcuno che evidentemente forse mi vede solo come il Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Est quale veramente sono, ed è bene invece precisare che noi stiamo svolgento questo dibattito all’interno della Circoscrizione Est ma in una struttura che appariene alla città intera e non solo, essendo essa uno dei pochissimi Centri per l’Arte contemporanea in Europa. In effetti e per la verità, questa è un’iniziativa congiunta delle cinque Circoscrizioni del Comune di Prato; insieme a me che contemporaneamente sono il coordinatore delle Commissioni Cultura, in sala c’è la Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Ovest, Cristina Sanzò, ed il Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Centro, Matteo Aiazzi, che in questa iniziativa hanno collaborato allo stesso livello, meglio di me per tanti versi. Non sono presenti, ma hanno ugualmente lavorato per realizzare questa giornata il Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Sud, Gabriele Zampini e la Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Nord Laura Castagni. Ho fatto questa precisazione per dovere nei confronti di chi coopera a pari merito in questo progetto: come avevo preannunciato, passo la parola alla Signora Liviana Livi che è un membro delegato da Amnesty International di questa città e che credo abbia dei dati molto interessanti ed importanti da fornirci.
Parla la Signora Liviana Livi, delegata di Amnesty International di Prato:
Allora, diciamo subito che Amnesty International è contro la pena di morte, in quanto incompatibile con la difesa dei diritti umani; siamo convinti che la pena di morte renda brutale qualsiasi società la utilizzi ed incoraggia un clima di vendetta e violenza, distogliendo l’attenzione dalla ricerca di migliori e più efficaci rimedi alla criminalità….

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