PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO a Prato – parte 7 (per la parte 6 vedi 20 agosto)

PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO a Prato – parte 7

Martedì 24 ottobre del 2006 si svolse dunque un incontro presso il Dopolavoro Ferroviario in Piazza della Stazione a Prato. Al dibattito parteciparono in tanti e molti erano i presenti. Importanti furono gli interventi di Tina Santini, Manlio Altimati, Fulvia Bendotti, Mario Bettocchi, Rocco Franco, Rodolfo Tognocchi, Lucio Lamanna, oltre a quello di altri, di cui ora ricordo solo il nome: Stefano, Paolo, Loriano. Quello che segue è un mio
Resoconto molto sintetico dell’incontro, inviato venerdì 27 ottobre 2006 con mail ore 09.32
Carissimi amici,
avendo preso l’impegno di sintetizzare l’andamento dell’incontro cui avete preso parte martedì scorso al Dopolavoro Ferroviario, ritengo di poter dire che tutti i presenti hanno condiviso l’esigenza da me espressa di sostanziare in modo nuovo e diverso il nostro impegno per la costruzione del nuovo Partito Democratico a Prato soprattutto in relazione alla presenza della cosiddetta “società civile”, intendendo con questo termine quei cittadini che, non riconoscendosi del tutto nelle attuali forze politiche del Centrosinistra, vorrebbero partecipare con forme e metodi rinnovati al dibattito politico.
Il Comitato per il Partito Democratico sorto a Prato per iniziativa dell’avvocato Alberto Rocca e con la collaborazione di alcuni di noi ha operato sul territorio pratese in questo ultimo anno come stimolo soprattutto verso i due maggiori Partiti del Centrosinistra, DS e Margherita, perché costituissero a Prato le basi per il futuro Partito Democratico. Alcune iniziative, in particolare quelle rivolte al mondo della scuola volute principalmente da Tina Santini e dal sottoscritto intendevano costituire le basi per una serie di Forum tematici che avrebbero dovuto creare i presupposti per un’azione comune di sostegno al fututo Governo dell’Unione.
Il Comitato così come è adesso è rimasto un luogo molto privato e le idee e i progetti che vi circolano sono rimaste patrimonio di pochi “volenterosi”. In città solo pochi di noi potrebbero oggi dire che c’è un Comitato: la maggior parte, anche fra gli addetti ai lavori, non ne conoscono l’esistenza o, perlomeno, non sanno che comunque a volte alcuni di noi si sentono per telefono e pronunciano parole che hanno a che fare con la costruzione del futuro Partito. Oggi il processo per la costruzione del Partito Democratico a Prato è nelle mani esclusive delle due maggiori forze politiche del Centrosinistra; ad esse, e solo ad esse, è per ora delegata la scelta di chi debba eventualmente rappresentare la “società civile”, quella terza parte che dovrebbe partecipare invece a pieno titolo alla costruzione del nuovo Partito. Penso invece e ne ho avuto conferma da voi che sia opportuno organizzarsi in una forma transitoria “a termine” con un Regolamento molto snello formato dunque da pochissimi articoli (3 o 4) dai quali si evinca con chiarezza l’obiettivo da raggiungere, il metodo da adottare e le modalità con cui ci si organizza. Questo organismo deve avere come punto di riferimento quella base di cittadine e cittadini che affollarono colmi di fiducia e di speranza i seggi delle Primarie. Fra le prime iniziative che dobbiamo prendere c’è quella di comunicare con tutti i mezzi a nostra disposizione ( radio, tv, quotidiani, volantini, circoli, associazioni, parrocchie, scuole, etc…) i nostri obiettivi alla collettività pratese. Il sito di cui si parla può essere una delle modalità utilizzate; non può, tuttavia, essere l’unica, in quanto non è in grado di raggiungere di per sè parti notevoli ed importanti sia numericamente che qualitativamente della gente. Abbiamo bisogno di un luogo fisico, dotato di mezzi di comunicazione essenziali, nel quale incontrarci ed io mi sto adoperando per trovarne uno che non abbia di per sè colorazioni politiche troppo evidenti a favore di una sola parte dei Partiti che si apprestano a formare il nuovo Partito. Il dibattito di martedì 24 ottobre è stato molto vivace e propositivo: ritengo di poter dire che ne ho tratto in modo sintetico le conclusioni. Vi ropongo di rivederci per costruire più numerosi insieme i primi passi del nuovo organismo ( sia la sua forma quella che meglio aggrada a tutti noi ) che si occuperà di organizzare sul territorio momenti di vera e propria politica sia per affrontare e discutere problematiche generali sia per dibatere argomenti di carattere settoriale (la Cultura, la Scuola, l’Ambiente, la Giustizia, la Sanità, il Laicismo, ecc…). Il prossimo incontro di carattere operativo sarà certamente fra il 6 e l’8 novembre: ciascuno di voi è findamentalmente libero di allargare l’invito a chi vuole. Propongo inoltre di preparare uno stampato che raccolga le adesioni di quanti intendono formalizzare la loro presenza all’interno del nuovo organismo. Chi ne ha voglia porti una proposta concreta direttamente al prossimo incontro o me ne mandi copia via mail. Sono convinto che ciascuno di voi abbia espresso molto più di quanto da me sintetizzato; avremo nuove occasioni per confrontarci anche su questo via mail ed in maniera diretta. Vi saluto. Giuseppe Maddaluno.

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