reloaded perché “REPETITA IUVANT” ? chissà!

reloaded perché “REPETITA IUVANT” ? chissà!

Un anno fa, l’8 aprile del 2017, scrivevo ad un amico (ex compagno nel PD) quel che segue: eravamo a pochi mesi dal disastro annunciato (uno dei tanti) del Referendum costituzionale del 4 (sarà il numero ad essere nefasto?) dicembre 2016 e Fabrizio mi invitava a partecipare ad un incontro politico del Partito Democratico nella sede di San Paolo. Quel che risposi è più o meno simile a quel che penso ora, con l’aggravio che essendo passato del tempo ed essendo peggiorata la situazione con tutta evidenza delle mie ragioni e con altrettanta dell’incapacità dei gruppi dirigenti di quel Partito nel comprendere i danni incalcolabili dal punto di vista politico che la gestione renziana del Partito ha apportato a tantissime brave ed oneste persone che avevano sperato nel cambiamento dei metodi e delle scelte. Ovviamente Renzi che non aveva già da un buon decennio la mia stima (come suol dirsi in Toscana “lo avevo annusato” sin da piccino) ha annunciato grandi cambiamenti che poi (purtroppo io lo sapevo già) non ha realizzato. Il disastro totale della nostra Politica è collegata anche a quelle speranze “vuote” che sono state annunciate dal M5S (che per questo ha raccolto tanti consensi) e che non potranno essere realizzate. E’ una rovina annunciata, ma non compresa immediatamente da tutti. Quelle promesse (l’ho scritto già più volte) sono assolutamente utopistiche in contesti degradati dal punto di vista sociale, culturale e morale.
Caro Fabrizio, fai una cosa, l’unica che ti può salvare. Lascia stare il PD! Rimarrà soltanto un comitato d’affari; sì, potrà essere utile in questo periodo per avere qualche vantaggio su questo territorio. Ma l’anno prossimo dovrai trattare con altri per avere quel che oggi pensi di poter ottenere.

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PERCHE’ (ancora) NO!
Lettera all’amico Fabrizio (Fabrix)

Carissimo
ho avuto la sensazione di non avere spiegato a fondo le motivazioni per cui “non posso” essere parte di un Gruppo che si richiama in modo espresso e diretto al Partito Democratico.

Innanzitutto non ritengo da tempo ormai e l’ho espresso in tantissime occasioni che quel Partito che ho contribuito a fondare esista più. A mio parere, quella che è adesso quella forma che ci si ostina a chiamare PD è soltanto un pallido ectoplasma proiettato su un telone ammuffito.

In seconda battuta non intendo compromettermi ad alcun titolo con soluzioni atte a mantenere un eventuale piede sinistro in un Partito che, per “coinvolgere” parti della società che ancora sono disposte a credere che “Cristo sia morto di sonno”, si inventano una “foglia di fico” che nasconda le aberrazioni di Centrodestra dell’attuale (ma anche del futuro) PD a guida renziana con la candidatura di Orlando. Ci sono ancora verosimilmente dei creduloni che possano accettare tali condizioni, pur di mantenere in piedi la baracca. Addurre a giustificazione di tali scelte a livello locale il fatto che ci si debba occupare del territorio è segno di profonda debolezza; per far questo basterebbe un Comitato, e ce ne sono stati e ce ne possono essere a iosa. Non è necessario un Circolo di Partito.

Peraltro nel cancellarmi da quel Gruppo che fa riferimento ad un Partito che NON voterò, verso il quale ho espresso una profonda disistima, non ho inteso – e questo lo sottolineo – sottrarmi, rifiutarmi in relazione al mio impegno civile. L’ho dimostrato ed evidenziato in più occasioni: me ne darai atto, non potrai negarlo!
Auguro un buon lavoro a te ed a quelle persone che ancora riescono a credere che, in buona fede, si possa riportare il Partito Democratico nell’ambito delle politiche del centroSinistra.

Ho molti dubbi a proposito e credo che dovremo avere nuove occasioni di confronti elettorali significativi come quello del 4 dicembre 2016 per far comprendere a quanti ancora oggi si ostinano a sostenere il PdR che si possa davvero cambiare. Solo attraverso il voto sapremo: oggi i sondaggi ci dicono che il PdR non è il primo Partito (la colpa ovviamente è di coloro che ne sono usciti, MAI di coloro che ancora sostengono aberrazioni destrorse in un corpo che dovrebbe rappresentare la Sinistra nel centro!). Hai riflettuto, ad esempio, su quel che è avvenuto a Roma? Il disastro della Giunta Raggi è responsabilità del PD e di Renzi; in quella città avevamo un Sindaco che aveva (ed ha) una valenza internazionale ed anche se aveva commesso degli errori non erano molto diversi da quelli che aveva commesso a Firenze un altro Sindaco. Si è voluto metterlo in difficoltà artatamente; non si sono voluti attaccare i veri “poteri forti” malavitosi che pure hanno avuto un ruolo ed una funzione nel PD della Capitale (tanto che i “buoni” Orfini e Barca avevano avuto il loro da fare per “ripulire” il Partito, con scarsi veri risultati finali) ma si è giubilato Marino con un atto inedito davanti ad un Notaio.

Bel risultato! Questo è il PD a cui tu credi? Accomodati.

Te lo dico da “vero amico”! A Prato poi la scelta che ho fatto – io ed altri (ma, lo sottolineo, la maggioranza del Circolo con i criteri statutari “interni” che ci eravamo dati) – è stata più volte giustificata da atteggiamenti di compromissione con parti di Destra della nostra città e di sottomissione ai “diktat” di Firenze e della Regione Toscana.

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