da giovane: la sensibilità ambientalista, storica e culturale….e quella politica – ottava parte – 2

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da giovane: la sensibilità ambientalista, storica e culturale….e quella politica – ottava parte – 2

L’iscrizione al PCI era avvenuta già nel 1975 nel pieno della campagna elettorale che vide l’affermazione della Sinistra in tante grandi città tra le quali Napoli con l’allora Sindaco Maurizio Valenzi. Era la prima volta che Napoli aveva un “Comunista” come primo cittadino. A Pozzuoli la tradizione operaia aveva espresso sin dall’immediato dopoguerra un’alternanza favorevole però alle Sinistre.
Ricordo che salii sulla sede di via Cesare Battisti dove c’era il Comitato elettorale; la sede principale ancora allora era nella Piazza della Repubblica: vi si accedeva per una stretta scala dietro un’edicola. Lì sotto, ma in Piazza con un palco allestito, da bambino avevo ascoltato comizi di Amendola, Pajetta e Napolitano insieme a mio nonno e cantato “Bandiera rossa”. Sempre da bambino ero stato al Teatrino dei Pupi che era allocato là dove adesso c’è un negozio di mesticheria popolare ed una farmacia.
Mi accolsero sorridenti alcuni amici, che imparai a chiamare “compagni” come Ignazio Gentile ed i fratelli D’Oriano, come Mario e Pina Lama che meglio conobbi poi con l’andare degli anni. Tuttavia la mia iscrizione a Pozzuoli con le vicende legate al “lavoro” fu semplicemente simbolica, non perché fossi disinteressato poi alla pratica politica che nell’accezione culturale, sociale ed antropologica mi intrigava e coinvolgeva parecchio ma perchè non ebbi mai più il tempo di approfondire i legami con il mio territorio e mi buttai a capofitto nella nuova realtà nella quale il destino mi aveva catapultato.
La mattina insegnavo (ho scritto altrove delle mie giravolte iniziali tra Auronzo, Pelos e Feltre e non le racconto di nuovo) all’IPSIA “Carlo Rizzarda” ed al pomeriggio insieme al mio amico, quel Renzi di cui non ricordo il nome, seguivo le “storie” operaie dei frequentatori delle “150 ore” alla media “Rocca”. Un luogo ed un crogiolo di vicende umane impagabile. Mi impegnai nel Sindacato Scuola diventando rappresentante della categoria nel Direttivo Provinciale e questo mi consentì di operare in maniera diretta entrando negli organismi locali nati con i Decreti Delegati del 31 maggio 1976, DPR 416, sia nella scuola dove insegnavo sia nel contesto distrettuale.
Ma l’aspetto che prediligevo era quello umano della conoscenza. Con il Sindacato ed il Partito sviluppammo non senza ostacoli da parte di alcuni rappresentanti della Chiesa locale e della Democrazia Cristiana una serie di progetti che andavano da lezioni di letteratura che presentassero prevalentemente temi storici e sociali ed escursioni sui luoghi della Storia, in particolar modo quella della Prima Guerra Mondiale. Ricordo che andammo attraverso i contrafforti di Primolano sull’Altopiano di Asiago a leggere versi di Ungaretti e racconti di Rigoni Stern dentro le trincee.
Contemporaneamente il mio impegno nel PCI divenne intenso soprattutto in occasione delle elezioni comunali del 1976 allorquando a Feltre venne eletto per la prima volta un Sindaco del PCI, Giorgio Granzotto, figlio di un comandante partigiano, ed egli stesso protagonista nella Resistenza.
Memorabili furono le campagne elettorali su per le montagne bellunesi ed il rapporto che, da autentici “terroni”, io ed altri, come il compagno Loiacono, sapemmo costruire con il mondo politico feltrino, a partire da quello progressista, democratico e sindacalizzato.

Joshua Madalon

…continua….

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