da giovane: la sensibilità ambientalista, storica e culturale – settima parte – 1

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da giovane: la sensibilità ambientalista, storica e culturale – settima parte – 1

Alla fine degli anni Sessanta la mia formazione culturale era stata legata ad una profonda libertà; mi scrollavo di dosso ciò che mi veniva imposto dagli altri e cominciavo a rendermi conto di quale sarebbe stato il mio “tempo”. Amavo il mio territorio senza retoriche scioviniste. Lo scrutavo, analizzando i comportamenti umani che lo deturpavano, incoraggiati da un Potere corrotto come da eterno copione.
Nei post precedenti ho ripercorso alcuni aspetti della mia formazione, solo pochi e solo epidermicamente. Ho cercato di utilizzare l’ironia, quando mi sembrava utile, ma non sempre riuscendoci a pieno. Nella vita capita a ciascuno di noi di avere occasioni varie che ci sospingono. A volte è necessario il coraggio, altre volte invece è una vera e propria Fortuna che ti accoglie tra le braccia. Mi è stato consentito di nascere e di vivere in un posto ed in un tempo nel quale la Storia ci consentiva di ricordare un Anniversario straordinario tondo tondo: 2500 anni, un doppio millennio e mezzo; questo è quel che avveniva nel 1972 a Pozzuoli, l’antica Dicearchia greca, poi Puteoli al tempo dei Romani. E sono stato davvero fortunato perché quella città dal 1953 fu scelta da Adriano Olivetti per insediarvici una delle sue fabbriche (per capirci quella di “Donnarumma all’assalto” di Ottiero Ottieri, romanzo del 1959). Il luogo dove essa fu costruita è una delle straordinarie terrazze panoramiche sul golfo di Pozzuoli. La fabbrica costituiva per l’organizzazione una grande scommessa per il mondo del lavoro del nostro Paese: purtroppo diventerà un caso da manuale e poco più.
Grazie alle mie “amicizie” di cui ho accennato in altri post “da giovane” fui inserito in un contesto celebrativo dei 2500 anni di Dicearchia. Il Comune ed altri enti di cui oggi poco ricordo sponsorizzati da Olivetti avviarono sin dall’autunno del 1970 la progettazione e mi chiesero di produrre un libretto da diffondere nelle scuole, quelle medie inferiori e le ultime due della primaria. Partecipai ad una serie di incontri del Comitato organizzatore come giovane studente che aveva mostrato attenzione verso i problemi ecologici, che dalle nostre parti erano già acuti, abbinati ad una conoscenza dei territori storici e geologici. Nei prossimi post mi dedicherò alla riproposizione di quei temi così come riportati nel testo del libretto.

….fine parte settima – 1……

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