UN DOCUMENTO per la storia del Partito Democratico a Prato 12 dicembre 2006 – parte 4

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UN DOCUMENTO per la storia del Partito Democratico a Prato 12 dicembre 2006 – parte 4

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Conosciamo la “fatica” della politica, la pazienza nel costruire le relazioni, nell’intraprendere il confronto ed il dialogo, la capacità di saper ascoltare prima che del saper argomentare: è un lento processo nel quale bisogna far emergere le grandi doti politiche. Ad esso, ed in esso, dobbiamo formare le nuove generazioni di politici ed amministratori del futuro Partito Democratico. E per riuscire a far questo dobbiamo promuovere maggiormente la “partecipazione”.
Per far questo occorrerà che la Politica non presenti idee e progetti pre-confezionati ad uso e consumo dei pochi eletti; anche i programmi non possono essere scritti nel chiuso delle stanze dei Partiti con la partecipazione di qualche illustre professionista dei diversi settori, e basta. Se si continua di questo passo, aumenterà la solitudine di qualche amministratore e di qualche politico e la gente sarà ancor più delusa e frustrata.

Prato è la nostra città, è quella che meglio conosciamo; dunque, in essa dobbiamo impegnarci. Ed il silenzio che la pervade è anche dovuto al fatto che vi è una profonda stanchezza da parte di chi, a volte, più che una risorsa, è visto come un ingombro scomodo se nell’intervenire sottolinea quegli aspetti poco chiari o quelle parti che non lo convincono del tutto o per niente.

Questo stato di cose va affrontato anche all’interno di quel percorso di rinnovamento della Politica e di rinvigorimento del processo democratico che vuole essere il Partito Democratico.

Il Comitato intende da questo punto di vista accreditarsi in modo concreto come elemento catalizzatore di quest’ansia, giusta ed equilibrata, democratica di cambiamento, un elemento catalizzatore di tipo dunque né populistico né demagogico per la società civile.

Il Comitato vuole partecipare da protagonista a questo progetto inserendosi in un percorso di Coordinamento; noi non pensiamo di doverne avere il monopolio, la leadership o il copyright: saremmo felicissimi se a Prato si costituissero altre forme associative come la nostra aventi gli stessi obiettivi.

E’ importante avere gli stessi obiettivi ed infatti nel nostro Regolamento all’art. n.10 abbiamo sottinteso che il mutamento eventuale, laddove con un colpo di mano pur democratico si verificasse, dell’obiettivo equivarrebbe alla conclusione dell’esperienza dello stesso Comitato.

Il Comitato anche per questo intende agire da stimolo sia verso le forze politiche sia verso l’associazionismo organizzato sia verso le singole ed i singoli cittadini, e con tutte queste realtà intende cooperare per il raggiungimento dell’obiettivo. A tale scopo cercheremo di utilizzare tutti gli spazi, tutti i mezzi a nostra disposizione ed alla nostra portata per far procedere in avanti la costruzione del Partito Democratico. Ed è così che nel percorso da compiere verso l’obiettivo principale ribadiamo che non intendiamo affiancare i Partiti perché consideriamo ciò come limitativo della necessaria autonomia, necessaria per poter essere maggiormente entrambi funzionali alla società civile.

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2004-07 (lug)