FILE DATATO 6 AGOSTO 2013 – l’aria era già irrespirabile

– A futura memoria – dedicato a coloro che o non hanno capito o fingono per convenienza personale di non capire – questo scrivevo quattro anni fa – da allora ad oggi quel che è cambiato dà ragione alle mie argomentazioni. Nel PD, del quale parlo, qualcosa si è smosso, ma è ancora molto poco in relazione al fatto che quel Partito si è modificato complessivamente, con l’apporto di energie nuove rappresentative di posizioni che tendono a rafforzare il ruolo di quella parte della società economicamente già soddisfatta e relegare ai margini l’altra parte della società che chiede equità e dignità, ricevendo soltanto briciole ed interventi di tipo fondamentalmente pietistico.
Questo post serve a tenere sveglie le coscienze ed a sollecitare le forze progressiste e democratiche, non quelle “sedicenti” a chiacchiere tali, a procedere senza indugio ad una unificazione progettuale per fronteggiare la possibile avanzata di forze di Destra nel nostro Paese. Ho ragione di credere che sia necessario mettere da parte le differenze, pur spesso minime ed afferenti a personalismi, ed agire di conseguenza. Senza attendere!

Ricordiamo Bertolt Brecht:

“Non si dirà: quando il noce si scuoteva nel vento
ma: quando l’imbianchino calpestava i lavoratori.
Non si dirà: quando il bambino faceva saltare il ciottolo piatto
sulla rapida del fiume
ma: quando si preparavano le grandi guerre.
Non si dirà: quando la donna entrò nella stanza
ma: quando le grandi potenze si allearono contro i lavoratori.
Tuttavia non si dirà: i tempi erano oscuri
ma: perché i loro poeti hanno taciuto?”


brecht

FILE DATATO 6 AGOSTO 2013 – l’aria era già irrespirabile

E’ del tutto impossibile di questi tempi argomentare per vie ideali sulla possibilità di tracciare un’alternativa all’attuale crisi morale senza sentirsi dire che si è inguaribili ottimisti. Eppure non credo sia oggi possibile proseguire questo cammino di degrado progressivo che colpisce, per interessi personali o dabbenaggine poco importa (troppe volte gli uni o l’altra vengono camuffati da “Ragion di Stato” o “acuto senso di responsabilità democratica”), la società italiana a partire dalla sua rappresentazione politica. Questo “degrado” di cui con chiarezza si intravedevano già nella seconda parte del primo decennio del XXI secolo gli annunci aveva spinto alcuni di noi a costituire sulle fondamenta (in tutta evidenza già marce) di due precedenti Partiti una nuova formazione che riunendo i valori comuni ne rigettasse i vizi e le storture. Chi lavorava a partire dalla base a quel Progetto, consapevole di stare a proporre una strada nuova e rigeneratrice delle passioni positive, ha dovuto confrontarsi da subito con resistenze sia patenti che silenti che, con contenuti fittizi e discussioni oziose su questioni ben poco ideali, portavano a ritardare le scelte e ne lasciavano intravedere i possibili negativi esiti. Fondamentalmente quello che è accaduto in questo ultimo anno mi spinge a chiedere conto ai Dirigenti dei ”danni morali” che hanno prodotto nella base sia dopo la questione dei 101 maledetti ipocriti ed irresponsabili sia per la scelta di accedere ad un Governo con un Partito il cui punto di riferimento era già allora (non solo “in fieri”, “in pectore”) un pregiudicato e poi riconosciuto condannato “frodatore”. Il 2013 non sarà un anno “normale”, anche perché molti di noi non hanno rinnovato e non rinnoveranno “per rispetto” la tessera del Partito Democratico. Ma per quel che mi riguarda continuerò a far politica (anzi “Politica”) disponibile a confrontarmi a 360° ed a scegliere nel perimetro delle idee progressiste, socialiste, democratiche di Sinistra.

6 agosto 2013

J.M.

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