LE FERIE DEI POLITICI E L’ONESTA’ SMARRITA DEI 5 STELLE (giustamente decurtate da T.Montanari e declassate a 4)

LE FERIE DEI POLITICI E L’ONESTA’ SMARRITA DEI 5 STELLE (giustamente decurtate da T.Montanari e declassate a 4)

Bella questa discussione sulle “ferie” dei parlamentari. E’ pur vero che da un certo punto di vista, da uno solo però, esagerano! Ma è anche giusto dire che il vero problema semmai dovrebbe essere un altro, uno dei tanti altri punti di vista: pur essendo troppe le giornate di ferie ne fanno davvero un cattivo uso. Non si distraggono, rischiano di fare ancora più danni quando sono in ferie di quanti, assai, non ne facciano quando dovrebbero essere al lavoro. Come per ogni cosa, però, questo è un “punto di vista” un po’ cialtrone perché nel mucchio non tiene conto delle eccellenze che pur sono tante – e di valore. E poi occorre tener conto del fatto che a breve ci sono le elezioni regionali siciliane e c’è un gran daffare per tutti, in grado di rovinar loro le “ferie”.
E non dimentichiamo che ogni solleone porta sotto gli ombrelloni nugoli di politicanti di ogni tipo (da quelli nazionali a quelli locali) che hanno un gran daffare preferibilmente d’estate a combinare accordi a base di orzate e cocomeri in costume da bagno.
Ovviamente, è questo il segno di una pratica poco democratica che non tramonta mai, soprattutto perché viene svolta non alla luce del sole e davanti al popolo (coram populo) ma in ambienti esclusivi tipo Forte dei Marmi, Camaiore, Castiglioncello, Capalbio (ho elencato località della Toscana perché è l’ambiente che meglio conosco ma erano solo degli esempi.
E così come potete ben vedere questi poveri politici e parlamentari non possono essere invidiati più di tanto per la “lunghezza” delle loro ferie.

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E combinano disastri come alcuni “pentastellati” che dimentichi dei loro a gran voce dichiarati obiettivi (Legalità e Onestà) lasciano partire messaggi al mondo dell’abusivismo edilizio sostenendone le ragioni.
Chi governa deve sapere che possiede una funzione legislativa che consente di regolare qualsiasi necessità, ivi compresa quella di avere un tetto dignitoso dove vivere da solo o con i propri congiunti. L’abusivismo edilizio è un reato e non può essere tollerata la non applicazione delle regole che sovrintendono alla costruzione di manufatti che non abbiano ottenuto i necessari permessi per poter essere realizzati. Nella costruzione di abitazioni “abusive” si infrangono numerose regole della convivenza civile, soprattutto quelle ambientali ma anche quelle del Lavoro (per “necessità” si utilizza lavoro nero, a partire dai progettisti, laddove questi esistano, altrimenti è ancora più seria e grave la situazione che si viene a creare; per non parlare dei materiali utilizzati e dell’impatto sulle questioni igienico-sanitarie) e della Sicurezza (una costruzione che non abbia avuto controlli di staticità è pericolosa per tutti, non solo per chi abita o ci transita accanto).
Il riferimento a “chi governa” è suggerito dal fatto che potrebbe far partire una vera campagna di “Edilizia popolare” che possa soddisfare tutte le richieste e nello stesso tempo potrebbe impegnarsi a rilanciare il settore delle costruzioni, evitando di continuare a cementificare i territori ma indirizzando tutti gli sforzi verso la riqualificazione energetica e strutturale dei vecchi edifici., anche per poter al massimo evitare altre tragedie e disastri.

Joshua Madalon

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