“Carlo Monni – Balenando in burrasca” a cura di Pilade Cantini – Edizioni Clichy Collana “Sorbonne” 2016

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Lo scorso 28 dicembre pubblicando il post di cui sopra riporto lo shortlink scrivevo “…tratterò di un altro libro di Pilade Cantini dedicato al Monni, nel ricordare i quattro anni dalla sua scomparsa e i due esatti da quella del Casaglieri…” ed eccomi a voi con questo nuovo post, come promesso.

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“Carlo Monni – Balenando in burrasca” a cura di Pilade Cantini – Edizioni Clichy Collana “Sorbonne” 2016

Sarà per il richiamo tipicamente di natura letteraria che ne caratterizza il titolo…ma sarà anche il piacere ed il dolore, il dolore ed il piacere che si accompagna al ricordo di questo nobile personaggio delle campagne campobisentine che ha accompagnato il tempo della mia esperienza negli anni della maturità…sarà per il consiglio che mi è indirettamente pervenuto attraverso un’altra piccola grande stimolante operina che è “Il Manifesto del Partito Comunista in ottava rima” di Pilade Cantini, sarà per questo e tanto altro che non posso esimermi dal dedicare uno spazio a Carlo Monni, utilizzando questo “Balenando in burrasca” che a me sembra proprio la migliore evocazione antropologica e biografica che riesca a rendere a pieno la complessità dell’universo monniano.
Carlo Monni ha avuto la capacità di presentare la “poesia” di grandi autori come Angiolieri, Dante, Campana, Cardarelli, Prévert assumendola come personale espressione della sua naturale irrequietezza ed insieme dolcezza. Il suo essere nel corpo tozzo contadino si elevava nel divenire idealmente angelo per poi precipitare con una quasi inattesa naturalezza in un’edonistica materialità, riportando gli spettatori in quel mondo fatto di passioni veraci ed istintive, mai volgari, rappresentative della forza che la “letteratura” possiede quando si innerva in un contesto popolare.
Ad osservarlo bene, questo artista, non può che farci rammaricare di non averlo visto recitare Shakespeare quando nel 2009 con la regia di Andrea Bruno Savelli portò in scena il “Falstaff” in una libera interpretazione di quei due testi che afferiscono al mondo della crapula e della dissacrazione; sempre con Shakespeare e la sua poesia Monni aveva creato un sodalizio forte, e amava presentarla ai suoi pubblici.
Scorrendo le pagine del libro di Pilade Cantini sentiamo ancora una volta la sua voce, suadente, naturalmente impostata (la sua scuola è stata la strada, i circoli, i teatrini, i locali popolari fumosi come bettole, osterie, i viali delle periferie come Le Cascine) ripetere i versi del Campana

Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele!
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza…
Ne l’ultimo schianto crudele…
Le vele le vele le vele

o quelli del Cardarelli da cui il Cantini ha tratto ispirazione per il titolo

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

o ancora quei versi “eterni” che celebrano il “supremo motore dell’Universo” con il quinto canto dell’Inferno dantesco o con “Questo amore” di Jacques Prévert (il cui cognome Monni pronuncia in modo evidentemente “toscano” con la “t” finale ben nitida) o in quelli corrosivi dell’Angiolieri o quegli altri colti e triviali dell’Aretino, accompagnati da contributi “fai da te” della periferia fiorentina.

Devo anche dire che mi è molto difficile sintetizzare le pagine di questo “Balenando in burrasca” che è in maniera esclusiva un “atto d’amore e d’amicizia” dell’autore verso Carlo Monni, basato essenzialmente sui percorsi comuni nei variegati territori teatrali della Toscana. In un andirivieni tra diversi momenti del passato, Pilade Cantini racconta il suo “incontro” con Carlo Monni ed il suo mondo. Il libretto è corredato di riferimenti biografici essenziali, di una Teatrografia e di una Filmografia.

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Joshua Madalon

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