La mia storia…. (per comprenderci meglio)

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La mia storia….(per comprenderci meglio)

La mia storia – recente(dal giugno 2014 a questo dicembre 2019) e quella che vado recuperando man mano per gli anni addietro è rappresentata dai circa 1300 post (articoli veri e propri) da me pubblicati su questo Blog.
C’è in molti tra questi post il riferimento alla mia fase giovanile (dai primi anni di vita ai trenta anni): c’è la mia voglia di giustizia sociale, di un vero e proprio empito nel rinnovamento dei metodi di fare cittadinanza attiva e politica sociale, c’è questa essenza anticonvenzionale inserita all’interno di una ricerca incessante di scoprire territori civili nuovi. Come tutti sono stato giovane, ma con il passare degli anni – come càpita a tanti – ho smarrito la strada dell’utopia e della speranza in un tempo futuro migliore. Nei giovani dopo tanti anni nei quali ho continuato a sperare ho trovato pofonde delusioni, arrivando a convincermi che siano stati progressivamente sempre meno sognatori di quanto io fossi stato quando avevo la loro età. Se in generale ciò dovrebbe essere letto come un elemento positivo, a me non piace. La loro concretezza non li spinge a viaggiare dentro nuovi sentieri per spingersi verso orizzonti meno facili. Non ho apprezzato la loro incapacità a mantenere la rotta ed ho finito per considerare impossibile ed irrealistico che ciò avvenga anche in questi giorni. Tanti giovani nei decenni passati hanno espresso il loro desiderio di cambiamento ma poi di fronte alla scelta se proseguire nel realizzare quel “sogno” (“I have a dream” ripeteva Martin Luther King) oppure adagiarsi nel comodo alveo di una carriera, piccola media o grande essa potesse essere, politica, hanno optato per questa seconda strada, dimenticando del tutto quel che li aveva sospinti nella verde età.
D’altra parte quasi certamente sono io ad essere anomalo rispetto a tanti; forse l’aver sempre fatto prevalere il ruolo educativo etico mi ha messo “in difficoltà” davanti a scelte che avrebbero significato il disconoscimento di una linea di coerenza della quale vado fiero. Probabilmente altri hanno preferito trarre vantaggio dalle compromissioni e si sono imbarcati stabilmente, non consentendo in questo modo dei veri cambiamenti nei metodi e nelle pratiche politiche.
A questo punto svelo anche il motivo per cui oggi scrivo queste parole. Non voglio dilungarmi nel fare un rapido sommario dei “giovani” che avevano annunciato attraverso critiche concrete di voler chiedere per ottenere un rinnovamento. Ce ne sono a livello nazionale ed ai livelli locali.
A questo punto, se il mondo politico al quale faccio riferimento (quello della Sinistra, compreso quella parte moderata, che si dice Centrosinistra) volesse davvero sconfiggere le Destre non avrebbe bisogno in modo prioritario dei giovani. Riconoscano di aver portato al disastro questo nostro Paese ed avviino un profondo rinnovamento.
Solo per portare un esempio, quando alcuni di noi sognatori ormai cinquantenni e forse ancor più che cinquantenni abbiamo avviato a richiedere il cambiamento a metà del primo decennio del 2000 sono stati proprio alcuni giovani a contrastarci. All’interno poi di quel “nuovo” Partito si è fatta strada avvalendosi di “empiti giovanili” proprio la meteora “maligna” del renzismo che ha prodotto danni irreparabili che sono ormai così evidenti da produrre falsi anticorpi che non hanno neanche la forza di modificare di una virgola il processo verso la catastrofe.

Proseguo in nuovo post questo mio intervento

Joshua Madalon
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