A proposito di “mascherine” a Prato e – forse – in Toscana

A proposito di “mascherine” a Prato e – forse – in Toscana

Il Presidente della Regione Toscana si è vantato (in linea di massima ne aveva tutto il “diritto”) che la Regione da lui “governata” distribuiva “mascherine” gratis. Molto bene! Purtroppo, però, oltre alla indegna “questione” assunta ai “(dis)onori della cronaca”, c’è da rilevare che la stragrande maggioranza delle “edicole” cui in questa fase sono stati assegnati i compiti della distribuzione delle “mascherine” ha dichiarato progressivamente “forfait”.
Ad ogni modo, confessando la mia ignoranza, non riesco a comprendere il senso del testo che è accluso in ogni confezione di “mascherine”. E’ uno scherzo?
P.S.: In una delle ultime edicole dove mi sono affacciato c’era un cartello “La distribuzione delle mascherine è finita…per noi”

Qualcuno, leggendo il mio post breve sull’account di Facebook pubblicato stamattina, ha voluto innanzitutto presentare chi in modo palese chi in modo occulto le sue credenziali. “Dotti, Medici e Sapienti” come la canzone di Edoardo Bennato.

“Io sono …. e quindi (a tutta evidenza) ne so più di te, caro signor Nessuno che non vuoi capire che di questi tempi ti tocca stare zitto e subire”

Non proprio così, ma il sottinteso è certamente molto vicino a questo.

Riporto il testo: Io sono un medico. Tu stai facendo una pessima figura oltre a disinformazione. Che poi è l unico motivo per cui stavo perdendo tempo. Bloccare la disinformazione. Se anche uno solo dei tuoi contatti viene influenzato da te nel messaggio che queste mascherine sono fabbricabili anche in casa, sarebbe un danno per la collettività. Buon proseguimento.

Si è anche aggiunto che diffondevo “fake”; chi lo ha scritto probabilmente poi si è accorto, rileggendo con attenzione il testo che non si trattava di “notizie” ma di una riflessione su un “problema” serio abbastanza diverso da quello che appariva dal “decorso” della discussione (che molto spesso tracima dal “seminato”) e cioè la grande difficoltà con cui una “promessa” sacrosanta del Governatore Rossi della civilissima Toscana potesse realizzarsi.

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Solo in seconda battuta c’era – pur se accompagnata da due foto, e questo forse ha prodotto l’equivoco – la domanda su cosa significasse quella scritta apposta in ogni confezione distribuita prima nelle Farmacie e poi nelle Edicole: “Le presenti mascherine non sono da considerarsi né Dispositivi Medici né Dispositivi di Protezione Individuale”. La domanda, quest’ultima, a mio parere, è doverosa (a proposito, io non sono un medico ma sono un “linguista”: non credo però di essere “infallibile” ma ho sempre mantenuto la pratica del “dubbio”) e continuo a non comprendere il senso della “scritta” (pare che sia “obbligatoria” ma rimango perplesso). La stragrande maggioranza della gente non è Umberto Eco e nemmeno Giuseppe Maddaluno o, se preferite, Joshua Madalon.
Qualche altro ha trasceso in modo provocatorio come capita spesso sui “social” mandandomi a quel paese con stratagemmi ridicoli o invitandomi ad emigrare in Lombardia o in Liguria…in Veneto no!

Cito dai commenti al post no no e lei è la sua sinistra scassalcazaia (per citare i Broncovitz) che di sinistra in realtà non ha proprio nulla, che continua imperterrita a sbagliare bersaglio, in nome non si sa bene di quale idealismo puro e si alinea sempre con la destra più becera!

Proseguo nelle citazioni guardi prenda la residenza in Lombardia, li può tranquillamente fare a meno anche delle mascherine, che per altro nessuno ha mai distribuito gratuitamente né lo farà in futuro, perché la Regione ha tutelato e protetto assai meglio i suoi cittadini, tant’è che la Lombardia è notoriamente da mesi a contagi zero. Oppure opti per la Liguria o il Piemonte… In Veneto no, non ci vada, lì più o meno hanno operato come la Toscana, tranne per il fatto che non hanno consegnato mascherine gratuitamente

A chi ha dialogato in modo pacato pur non condividendo il post (ma nessuno di coloro che ha ruoli più o meno istituzionali, al di fuori del giovane F.B. ha compreso – o ha finto di non comprendere – quale fosse l’argomento principale) ho anche risposto in modo preciso.

a cosa dovrebbero servire le “mascherine” lo sapevo da molto tempo: quando incontravo operaie ed operai cinesi (più le une che gli altri) capivo perfettamente che si proteggevano. Per loro era un’abitudine, per cui non hanno faticato molto ad abituarsi alla “novità”.So bene anche che non servono a proteggersi ma a proteggere. Quando ho scritto il post, tuttavia, sono partito da un’altra constatazione (non la ripeto, la ritrovate leggendo la prima parte del post), alla quale non trovo risposte da parte di nessuno dei partecipanti al dibattito che è diventato stucchevole ed “accademico” ed in definitiva inutile dimostrazione di “ciò che ciascuno sa”. Quanto alla seconda domanda (…è uno scherzo?”) mi chiedo ancora una volta – e ve lo chiedo – per quale motivo sia necessario tutto questo “dibattito” per spiegare che….e blablabla….Vi siete accorte che la nostra società è al limite dell’analfabetismo di ritorno, se non già molto oltre? Direi che quella dicitura apposta in ogni confezione sia la dimostrazione del vortice di burocrazia nel quale abbiamo ficcato il nostro Paese. Se volete, ne discutiamo pacatamente in diretta. Se conoscete qualcuno di quelli che approfitta della discussione per fini di contrapposizione “politica” fategli presente che nella società ci sono quelli che accettano in modo pedissequo le scelte e quelli che, pur condividendo la “posizione” politica dei “protagonisti” provvisori non la accettano in modo totale perché amano ragionare. So bene che questa azione del “ragionare” poco si addice a chi si occupa di politica corrente. Sono un uomo che si è liberato da queste sovrastrutture e sono diventato sempre più scomodo. A coloro che da Destra pensano di lucrare dalle mie argomentazioni rivolgo un invito a non illudersi. La mia è una Sinistra che può anche non piacere a parti di Centrosinistra, ma che non può essere confusa con la Destra.

Un commento “saggio” è giunto per l’appunto dal giovane F.B.

I sistemi di consegna non saranno dei migliori, Giuseppe, però bisogna ammettere che a differenza delle altre regioni di Italia possiamo avere le mascherine gratis, ed io sto andando avanti con quelle. Direi che più che una passerella sia una fortuna.
C’è ancora da fare, si può sempre migliorare, ma non credo sia questa la faccenda su cui fare polemica.
Era questo il “tema”, non altro

Una compagna ha capito tutto (ma non ci voleva davvero la laurea):

Il giornalaio di via dell’Alberaccio, apre alle 16, alle 14,30 c’è già gente in fila, non ne dà che a 50 persone, le altre sono state ad aspettare, ma non gli toccano, lui mi ha detto stamani che smetterà questo servizio, qualcosa deve cambiare, così non funziona

A lei ho precisato il senso del post e del Post scriptum:

ne avevamo trovate in via Montalese. Sono ripassato ieri perché nostra figlia è ritornata per qualche giorno ma ci ha sorpreso la scritta di cui sopra: “La distribuzione delle mascherine è finita…per noi”. Già l’altro ieri era “sfavato” e quindi ha agito di conseguenza. Ho rilevato da qualche parte che “ben diversa sia la “mission” dei farmacisti rispetto a qualle degli edicolanti. Pare (!) che la splendida idea delle “edicole” sia partita da “La Nazione”.

La compagna mi ha risposto

preciso che nessuno di noi le ha prese ( 9 persone)

ed io ho chiuso

…e questo la dice lunga!

Tralascio altro, per ora

Joshua Madalon

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