17 giugno – CANI GATTI E FIGLI – parte 6 (per la 5 vedi 10 maggio)

Tutti ci scoraggiavano, sottolineando che sarebbe stato molto difficile avere un trasferimento nelle zone dove “noi” volevamo andare (la Romagna o la Toscana). Era essenzialmente anche un attestato di “stima”. Il nostro impegno “giovane” pieno di entusiasmo ed iniziativa era apprezzato. Io mi occupavo di Politica, di Sindacato e di Cultura, soprattutto quella cinematografica per la quale avevo da molto tempo acquisito qualche esperienza. Mary insegnava in un Liceo Scientifico e tra le sue allieve c’era una ragazza che abitava a Porcen uno dei tanti paesini del territorio “feltrino” sulla strada che porta a Seren del Grappa e possedeva una piccola fattoria; si chiamava Silvia e poiché Mary le parlava della nostra gattina si candidò a prendersene cura nel periodo in cui saremmo stati via d’estate. A dire il vero non pensavamo, anche noi, di riuscire ad avere il trasferimento ed avevamo progettato oltre alle vacanze in famiglia una breve sortita in Sicilia anche per ritrovare alcune amiche che avevamo conosciuto nei primi anni di permanenza in Veneto e, poi, in agosto saremmo andati in Slovenia e Croazia.

Pensammo di lasciare la micetta a Silvia, con la possibilità di riprendercela a fine agosto. Ma, mentre eravamo a Taormina a Mary giunse un telegramma inatteso anche se sperato: aveva ottenuto il trasferimento a Prato. Dovemmo cambiare programma e rinunciare al viaggio nei Balcani, che avevamo minuziosamente preparato. Andammo a Prato (la storia è narrata in “Giuseppe e Maria” che potete trovare su questo Blog in 10 blocchi) e poi ritornammo a Feltre. Io peraltro non avevo ottenuto il trasferimento e quindi avrei dovuto rimanere perlomeno qualche settimana dall’inizio delle lezioni a Feltre (il Sindacato mi dava molte speranze in merito ad un accoglimento di una domanda di assegnazione provvisoria per avvicinamento al coniuge). Uno dei primi impegni fu riservato proprio alla visita alla fattoria di Silvia. Ricordo sempre con grande emozione quel che accadde: Eravamo appena scesi dall’auto e insieme a Mary ci stavamo avviando verso l’abitazione della famiglia della ragazza, quando vidi spuntare da un cespuglio una bestia che galoppava di gran carriera verso di noi. La riconobbi subito e lei fu rapida ad aggrapparsi in un abbraccio commovente al mio collo. Non ci aveva dimenticati. Silvia ci raccontò della bravura della nostra micia nel tenere lontani i topi e della simpatia che aveva da subito mostrato nel rapporto con gli umani e con altri animali come il cane pastore che era purtroppo abbastanza vecchio e malconcio e tendeva più a rimanere in casa al riparo. Sentimmo che c’era affetto da parte di Silvia e di tutta la sua famiglia verso la nostra gattina. Ci allontanammo con molta discrezione e di lei abbiamo seguito poi quella parte della vita che l’ha vista diventare madre più volte e sempre felice.

Fine

…a breve l’intero blocco…..