UN RACCONTO D’ESTATE – disservizi ed altri vizi – seconda parte

d’estate alcune attività rallentano, soprattutto con l’avanzare dell’età, altre – in particolare quelle dei giovani – invece diventano frenetiche. Ma la fantasia, d’accordo con la memoria, aiuta anche gli anziani a rielaborare – ecco dunque che la “realtà” bussa alle porte e chiede di essere raccontata come se fosse una “fantasia”.

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UN RACCONTO D’ESTATE – disservizi ed altri vizi – seconda parte

…rallentò e, curioso come era, lentamente Gil, meno preoccupato avendo la certezza che Mary fosse protetta dagli scrosci, si avvicinò alle due donne allo scopo di poter capire di cosa stessero confabulando. Lo capì quando riuscì ad avvicinarsi meglio. La signora era inglese ed aveva frequentato da ragazza gli stessi ambienti universitari nei quali lavorava Mary. Fecero rapide presentazioni poiché intanto le porte magiche dei Laboratori si erano aperte e tutti stavano affluendo in un ordine tutto italiano verso l’ingresso. Soltanto una donnina gentile si accodò loro riconoscendo forse in modo non del tutto corretto ma a suo svantaggio che era arrivata dopo.
Un gran caos che proseguì davanti ai distributori di numeri ma che era solo un timido annuncio di quel che avvenne poi…

…fine seconda parte…continua

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