Le sconfitte servono a costruire più di quanto lo siano le vittorie

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Le sconfitte servono a costruire più di quanto lo siano le vittorie

Le sconfitte servono a costruire più di quanto lo siano le vittorie. Può essere interpretata come un tentativo di consolazione ma conoscete bene il mio pensiero e sapete che non sono abituato a questo atteggiamento di subordinazione a sentimenti infantilmente onanistici.
Il risultato della lista che ho sostenuto in una forma di “stand by” attendistico è stato oggettivamente più che deludente. Ma quel che è accaduto ha posto le basi per una riflessione ulteriore con un tempo più dilatato (non troppo, ma certamente “più” di quello che si è avuto a disposizione in questa concitata fase pre-elettorale) che ci consente di riflettere su tantissimi degli aspetti storici, culturali, antropologici, sociali espressione oggettiva del disastro che ha prodotto la sconfitta del PD e le vittorie della Destra demagogica populista xenofoba e del modesto “Movimento 5 Stelle”.
Su questo Blog ho più volte accennato – fino allo sfinimento non solo mio ma soprattutto di quei miei pochi lettori – alla necessità di ri-costituire la Sinistra attraverso un severo scientifico coraggioso approfondimento delle numerose contraddizioni, e di quelle che appaiono dimenticanze dei “fondamentali” che sono state base comportamentale delle classi dirigenti sedicenti di Sinistra. Ovviamente non si può non precisare che a quella caratteristica quei dirigenti con un minimo di “sincerità” forse involontaroia appiccicavano l’elemento di “Centro” per poter agganciare parte dei ceti moderati soprattutto imprenditoriali attratti fino ad allora maggiormente dalla Destra.
Rimango dell’idea che da qui bisognerà ripartire, senza troppa fretta ma senza attendere necessariamente che ci arrivino altri appuntamenti urgenti che ci portino lontano da ciò che è invece importante costruire insieme a tutte quelle persone che con umiltà vogliano accompagnare questi sforzi.
La Sinistra non è stata capace di interpretare i bisogni, di arginare in forme razionali culturalmente intelligenti le paure agitate, non sempre rispondenti ad elementi concreti, dalle Destre. Non ha compreso minimamente le sofferenze di larga parte della nostra gente e vi ha corrisposto con scelte pietistiche, garantendo nel contempo principalmente l’imprenditoria piccola, media e grande, anche quella collegata all’assistenzialismo.
A Prato il prossimo anno avremo un appuntamento molto importante con le Amministrative. In questo momento le previsioni sono fosche con la possibile vittoria della Destra e del Movimento 5 Stelle. Impegniamo le nostre forze per vanificare questa previsione, sin dalle prossime ore senza concitazione con intelligenza, passione e determinazione, continuando in altra forma il lavoro straordinario di queste ultime settimane che ci hanno visto accompagnare Angela Riviello e Luca Mori in un percorso che pur non avendo dato i risultati sperati ha consentito di costruire un primo raggruppamento di belle persone.

Joshua Madalon

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