RIFLESSIONI A POCHE ORE DALL’INIZIO DELLA GIORNATA ELETTORALE

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RIFLESSIONI A POCHE ORE DALL’INIZIO DELLA GIORNATA ELETTORALE

Ritorno, a poche ore dall’inizio della giornata elettorale, a parlare dei temi che ci hanno accompagnato nel corso degli ultimi mesi, dopo la nascita della lista “LeU”. Traccerò alcuni spunti sui Programmi che considero tra i più credibili, forse aiutati in questa occasione non solo dal pragmatismo dei leaders ma anche dal fatto che, pur essendo forza di Governo “LeU” sa bene che difficilmente, in questo contesto ormai guasto, potrà mettere in opera i suoi progetti. La partita principale infatti sarà svolta in una temporanea collocazione all’opposizione, che prepari un futuro non troppo lontano all’interno di una forza unica di Sinistra. Le voci di una mescolanza tra LeU e PD vengono utilizzate ad arte per screditare gli sforzi messi in piedi per realizzare una vera e propria alternativa al PD. Di tale commistione non vi è traccia alcuna tra i “militanti” di LeU che in questo momento sono coloro che hanno fatto la campagna elettorale: se a qualche leader fosse passato per la testa di utilizzare LeU come base per ricondurre a casa le “pecorelle smarrite” (il termine “pecore” è risuonato indirettamente allorché ho sentito qualcuno affermare che “LeU” servisse “a riportare all’ovile” i dispersi, gli “sparpagliati” pappagoniani), beh! Se lo togliesse dalla testa. “LeU” non è un Partito e soltanto dopo che verrà formalizzata la nascita del “nuovo” Partito si potrà discutere dei suoi destini.
Un’altra frequente accusa ( a dire il vero, quella di prima è solo un’illazione! ) che viene rivolta a “LeU” è che, per fare dispetto a Renzi, si sta distruggendo il PD. E allora fate attenzione! Dopo l’eclatante vittoria alle Europee del maggio 2014 con oltre il 40%, il PD di Renzi ha preteso, supposto con alterigia di poter mantenere quel risultato, avviando (per qualcuno “proseguendo”) però un processo di smantellamento dei rapporti democratici interni e deridendo una parte dell’elettorato che nella successiva occasione aveva disertato le urne, in particolare in Emilia Romagna raggiungendo il record negativo del 37,71%.
Dal 2014 in poi il Partito Democratico ha ottenuto una serie di insuccessi nelle varie competizioni, perdendo città importanti come Torino, Genova e Roma e costruendo una disastrosa strategia intorno alle riforme costituzionali, inducendo il Paese a divisioni laceranti in controtendenza con lo stesso dettato costituzionale che dovrebbe suggerire una forma ben diversa nell’approccio con le persone. Si è dato vita ad un “gioco” infantile laddove tutti quelli che la pensano diversamente sono dei “cattivoni” (gufi, rosiconi) da cacciar via ( da rottamare ). E nel condurre la campagna referendaria non era possibile discutere: le critiche erano più che carta straccia ed è stato creato un vero e proprio muro divisorio tra i pensieri diversi. Non c’era da aspettarsi qualcosa di diverso: dal 2014 in poi era stato smantellato completamente il reticolo dei Circoli, dove non era più possibile la discussione, il confronto, il dibattito. Gli stessi organismi assembleari territoriali non avevano più un loro ruolo; a Prato il Comune in diverse occasioni ha evidenziato una sottomissione servile a Renzi ed ai suoi più fidati compari, in primo luogo Nardella, Lotti e Giacomelli. La vicenda dell’Aeroporto di Peretola, che afferisce anche alla caparbietà del Governatore Rossi, che è anche un esponente di LeU, è uno degli elementi dirimenti sulla permanenza o meno del gruppo “Liberi e Uguali” nella maggioranza comunale.
Quest’ultimo aspetto più che essere negativo (come piacerebbe a tanti detrattori) aiuterà non poco, subito dopo le elezioni, a stabilire i processi fondativi del futuro Partito.

Continuerò nei prossimi post a trattare questo ed altro.

Per i programmi vedere altri post precedenti

Joshua Madalon
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RICORDANDO “GIOVANNA” di GILLO PONTECORVO

RICORDANDO “GIOVANNA” di GILLO PONTECORVO

Parlerò di “Giovanna” ancora una volta, su richiesta di Rossella Foggi leader di “FareArte” questo prossimo 8 marzo. L’ho fatto molte volte negli ultimi anni dal 1982 ad oggi. Leggendo altri post del mio Blog inserendo il titolo “Giovanna” potrete ritrovare molte delle indicazioni utili a comprendere le motivazioni che portarono prima di tutto il team del film del 1956 a realizzarlo a Prato e poi il gruppo che era stato costruito negli anni Ottanta intorno al Cinema TERMINALE a recuperarne la memoria andando a scrivere una sceneggiatura intorno a quel film. Ne fui protagonista ed è uno dei motivi fondamentali che mi legarono e mi legano a questa città.
Qui di seguito, ad utile corollario di questo breve post allego il filmato di una mia intervista nell’occasione di un’iniziativa curata da Chiara Bettazzi per Tuscan Art Industry del 2015, preceduto dalla descrizione di quella parte degli eventi che si svolsero all’interno della Fabbrica ex Lucchesi (quella antistante la Piazza dei Macelli).
Subito dopo trovate copia della locandina che pubblicizza l’evento di questo 8 marzo 2018 preceduto dal testo che ne accompagna l’evento su Facebook (sarò in ottima compagnia).

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MERCOLEDI 15 LUGLIO 2015

ORE 19.00
TAI / anteprima alla mostra

ORE 21.00
DIARI URBANI / approfondimenti

Conversazione sul Documentario realizzato intorno al ritrovamento della pellicola del film “Giovanna” di Gillo Pontecorvo e alla realizzazione del restauro del film, con Stefania Rinaldi e Giuseppe Maddaluno.

ORE 22.00
PROIEZIONE FILM “GIOVANNA” DI GILLO PONTECORVO
Sede EX Fabbrica Lucchesi Piazza dei Macelli.

“Giovanna” film degli anni 50, quasi dimenticato, fu l’esordio del regista neorealista Gillo Pontecorvo. Girato a Prato con attori non professionisti narra, gli aspri conflitti sindacali delle lavoratrici tessili.
Il film, finanziato da un’organizzazione femminile comunista della Germania est , fu presentato a Venezia nel 1956 ma non fu mai distribuito e subito dimenticato. Racconta la lotta delle operaie per difendere il loro posto di lavoro, contro i padroni e anche contro i loro stessi mariti che disapprovano l’occupazione della fabbrica e il loro protagonismo.
La protagonista (Giovanna) fu Armida Gianassi, reclutata nella sala da ballo di una Casa del Popolo.
I temi trattati sembrano molto attuali: licenziamenti e lavoro precario.
Gli anni ’50, ’60 e ’70 non furono rose e fiori. I pratesi non furono tutti imprenditori.
I diritti non vennero regalati. Il film fu girato nel Lanificio Giulio Berti. La fabbrica era detta anche “La Romita” perché formatasi intorno all’antico “Molino della Romita” sulla gora omonima che infatti si vede nel film, ancora ricolma d’acqua. Oggi abbattuta e quindi scomparsa per far posto ad anonimi palazzi.

8 marzo 2018 ore 21,15 serata-evento Biblioteca Lazzerini, sala conferenze
“DONNE E LAVORO NELLA PRATO DEL 900”
Operaie, imprenditrici e manager, storie di emancipazione femminile nella città che cambia.
Proiezione di alcuni brani del corto “Giovanna” di Gillo Pontecorvo (1955), la storia di una
ribellione al femminile per la difesa del proprio posto di lavoro.
Protagoniste le operaie del lanificio Giulio Berti che, capeggiate dall’intrepida Giovanna, occupano la fabbrica e protestano contro i padroni che le vogliono licenziare e contro gli stessi mariti che
non abbracciano la loro causa.
Testimonianze e proiezioni di immagini su alcune personalità femminili Pratesi particolarmente distintesi nel campo sociale e lavorativo.
Interventi:
Paola Giugni: Emma Luconi Caciotti, perfetta ospite dell’Hotel Stella d’Italia.
Rita Frosini Faggi: Virginia Frosini, fondatrice e anima dell’Istituto Santa Rita, che accoglie minori abbandonati o in difficoltà.
Pierfrancesco Benucci: Rosalinda Lombardi, imprenditrice dell’industria tessile pratese.
Patrizia Bogani, prima allieva donna dell’Istituto tessile “Buzzi” insegnante ed artista.
Giuseppe Maddaluno: note sul corto “Giovanna”
Modera: Rossella Foggi.
INGRESSO LIBERO.
www.farearteprato.it
Info: segreteriafarearte@gmail.com

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