3 gennaio 2021 PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO – una serie di documenti del Comitato di Prato per il Partito Democratico Parte XIII (per la 12 vedi 27 novembre)

PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO – una serie di documenti del Comitato di Prato per il Partito Democratico
Parte 13

13.

Abbiamo, anche per questo, deciso subito di avere, pur nella loro provvisorietà, due Coordinatori – una donna ed un uomo – ed i due delegati per Montecatini sono stati scelti con lo stesso criterio così come le due persone che, pur a titolo e con compiti diversi, sono stati inseriti in un organigramma nazionale della Rete dei Cittadini per l’Ulivo.

Abbiamo approvato un Regolamento interno smilzo, essenziale, puntato sugli obiettivi prioritari espressi negli articoli 2, 3 e 4.

Oggi siamo il Comitato di Prato per il Partito Democratico dell’Ulivo aderente alla Rete dei Cittadini per l’Ulivo. Abbiamo dei rappresentanti ufficiali, abbiamo degli obiettivi comuni, abbiamo delle proposte da sottoporre alla città e pensiamo di doverlo fare soprattutto alle forze politiche interessate alla creazione del nuovo Partito Democratico.

Una delle questioni prioritarie parte dalla consapevolezza personale di ciascuno di noi, che occorra dare un senso alla nostra operatività politica. Ciascuno di noi per quello che può, per quello che sa, per quello che sa fare, metterà a disposizione le sue energie, e lo farà con maggiore convinzione e tenacia se l’obiettivo sarà chiaro e condiviso.

E’ necessario far risorgere in noi prima che negli altri, ma poi soprattutto negli altri, la passione per la politica. Bisognerebbe davvero che l’obiettivo del POTERE fosse sostituito da quello del PIACERE e ci viene in mente la sollecitazione verbale di don Milani, “I CARE”.
Sentiamo che si avverte forte il bisogno, anche se a volte prevale lo scoramento, di restituire forza e dignità morale all’agire politico.
Verrebbe da dire che prevale la sensazione che tutto ciò che facciamo alla fine è inutile, poiché sembra che niente cambi, il pensiero che si tratti di una valutazione qualunquistica ci sfiora ma se ci guardiamo intorno, abbiamo paura che ciò sia vero.

Pur tuttavia non sempre le chiacchiere sono del tutto vuote, e la corsa – reale – all’accaparramento dei posti di potere è un elemento che ha ingenerato quasi sempre dei danni, fra cui, uno dei più gravi, è quello della disaffezione di gran parte della gente verso la Politica. Così come non si può continuare a fingere che alcune scelte, alcuni progetti, alcune proposte non siano, anche in questa città, state adeguatamente accompagnate sin dal loro primo avvio procedurale dal confronto e dal dibattito giusto e necessario.

Questo modo di agire crea poi il vuoto intorno agli amministratori ed ai politici; ma il vuoto viene poi colmato da quelle forze radicali ed estremistiche che strumentalizzano lo scontento e la sfiducia ed aizzano i cittadini male informati contro le nostre Amministrazioni.

La nostra città, Prato, anche per questa incapacità evidenziata negli ultimi tempi, è caratterizzata da un assordante silenzio. Non c’è dibattito, non c’è confronto, è una città decadente. Lo diciamo con senso critico, forse addirittura autocritico, e lo diciamo senza acredine, lo diciamo con preoccupazione, con partecipazione, anche se ci aspettiamo rapide amorevoli smentite; Noi diciamo e affermiamo allo stesso tempo che anche la nostra presenza, pur con i nostri limiti, intende essere di stimolo per contribuire a riaprire in questa città un dibattito all’altezza degli obiettivi che si propone di raggiungere, che merita di raggiungere.
Invece sembra quasi che si sia rinunciato a confrontarsi ad aprirsi a discutere; prova ne sia quel Piano Strategico della città di cui non si sa più niente.

…fine parte 13….

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