28 luglio – Le bandiere parte 1

LE BANDIERE

In questi lunghi mesi abbiamo sofferto, soprattutto, la solitudine. Anche se l’abbiamo combattuta utilizzando i nuovi marchingegni tecnologici, quelli che i miei genitori e noi stessi per un lungo periodo non abbiamo conosciuto. Al tempo dei miei giovani anni, telefonavamo a parenti ed amici dalle cabine nei bar utilizzando gettoni. Noi invece abbiamo, interagendo sul web, abbattuto le barriere, riuscendo a consolarci attraverso azioni, a volte collettive, anche di tipo – suppergiù – artistico; abbiamo abbandonato forzosamente i luoghi della convivenza civile, contando passi e metri, senza mai allontanarci più di quanto non fosse consentito dalla nostra abituale dimora, mantenendo distanze oltre il necessario. Il mondo del lavoro ha subìto un duro colpo, segnatamente in quei settori voluttuari non essenziali e non utili direttamente alla sopravvivenza minima; e questo ci ha indotti anche ad una certa qual moderazione. Nel contempo hanno potuto usufruire di alcuni vantaggi in modo diversificato tutti i settori dell’alimentazione e della produzione sanitaria; oltre che, ovviamente, tutti i comparti del pubblico e dei servizi alla persona. In quel periodo – per consolare la nostra angoscia – auspicavamo che sarebbe sorto dalle ceneri del vecchio un nuovo mondo “migliore”. E sì! anche perché il vecchio mondo non è che ci piacesse del tutto.

Oggi ci stiamo risvegliando lentamente dal torpore; quasi tutta la produzione è in rapida progressiva ripresa (lo affermano in particolare sia il Governo che i Sindacati degli imprenditori dei settori produttivi). Questo è uno dei titoli ripreso insieme al suo “sommario” di riferimento   (Il Sole 24ore del 10 giugno u.s.): l’articolo è firmato da Filomena Greco

    Produzione industriale in crescita per il quinto mese consecutivo

“Continua la ripresa con l’indice di produzione che recupera e supera i livelli pre-covid di febbraio 2020. Bene meccanica, trasporti e tessile”

https://www.ilsole24ore.com/art/produzione-industriale-crescita-il-quinto-mese-consecutivo-AEqGfQP

Nonostante ciò alcune scelte affrettate in materia di regolamentazione del mercato del lavoro, abbinate ad uno scarso livello di forza contrattuale da parte della Sinistra, sia quella politica che quella sindacale, hanno aperto il varco ad una serie di sciagurati interventi padronali con una caterva di licenziamenti a carico di lavoratori che, ritenendo di far parte di aziende considerate da tutti ”produttive”, non sospettavano minimamente di poter correre tale rischio.

Intorno a questi temi ed ai balletti ipocriti ( o perlomeno, ad essere teneri, espressione della loro incapacità ) da parte delle forze politiche e sindacali ho già accennato su questo Blog. Anche le “bandiere” presenti nei cortei (quelle che ci sono e quelle che non ci sono) stanno lì a dimostrare l’inefficacia dell’azione comune e, dunque, la necessità – l’urgenza – di assumersi responsabilità al di là delle “dimostrazioni” per ora solo apparenti e praticamente improduttive. Finiscono per essere essenzialmente poco più che un “rito”, macabro allorché giocato intorno alle disgrazie dei “licenziati”. Riconosco perfettamente che anche le mie esternazioni servono molto a poco, ma sono esposte a fin di bene. A quel giovane che si adonta di essere critico verso il potere dei dirigenti del PD, pur essendo fortemente organico ad esso (visto che sta da molto tempo studiando per farne parte a pieno titolo), chiedo una maggiore umiltà, una vera apertura non un tatticismo di troppo breve durata.

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