CINEMA storia minima – Ultimi anni venti del Novecento – primi anni Trenta (per il precedente vedi 28 luglio)

CINEMA storia minima – Ultimi anni venti del Novecento – primi anni Trenta

Negli Stati Uniti già alla fine degli anni Venti si era passati al “sonoro” direttamente sulla pellicola. Non si trattava di film che sarebbero passati alla Storia, se non per quella nuova caratteristica tecnica. L’unico elemento positivo potrebbe essere dato dall’esordio di una figura che diventerà molto importante per la cinematografia d’animazione ed avrà un grande successo soprattutto tra i più piccoli, attirandoli nelle sale cinematografiche e non solo. Si tratta di Mickey Mouse o se volete “Topolino”. È del 1928 l’uscita di Steamboat Willie della ditta Disney.

L’anno successivo sempre dalla Disney appare, ormai accompagnata dalla musica integrata con le immagini, la prima delle “Allegre Sinfonie” (Silly Symphonies), “The Skeleton Dance”, uno straordinario esempio di accompagnamento delle immagini ad una musica precostituita. Le “Allegre Sinfonie” ebbero un grande successo immediatamente e la prima ebbe subito dei seguiti nello stesso anno 1929. I “corti” furono 75 fino al 1939.

in Gran Bretagna anche un altro grande autore che ci accompagnerà per tutto il secolo con il suo stile narrativo, Alfred Hitchcock, si avvale del sonoro in corso d’opera, in “Blackmail”. Infatti del film vi sono due versioni, una muta e l’altra con il sonoro, utilizzato in modo espressionistico.


e

Sul continente invece si è ancora legati essenzialmente al “muto” ed è soprattutto in Francia che si va sviluppando la ricerca e la sperimentazione visiva di un ritmo creato dal susseguirsi di immagini, quasi sempre provocatorie. E’ il caso di un esordio eccellente, quello di Luis Bunuel, giovane studente di letteratura e filosofia all’Università di Madrid, collega ed amico di grandi autori come Federico Garcia Lorca, Salvador Dalì e Rafael Albertti. La sua storia cinematografica si sviluppa per diverse ragioni fuori dalla Spagna (dove tornerà per un breve periodo, che necessariamente seguiremo). Il film d’esordio è uno dei suoi capolavori surrealisti, creato insieme a Salvador Dalì, “Un chien andalou”. Siamo nel 1929. L’anno successivo, il 1930, i due autori proseguiranno la loro esperienza con un altro capolavoro, “L’Age d’or”, uno dei film più censurati della Storia del Cinema.

In Italia prosegue un periodo non del tutto felice. Qui da noi nel 1930 si avvia la sperimentazione del sonoro ed il primo film che utilizza questa tecnica è un filmetto che tutto sommato può vantarsi anche di essere ispirato da una novella di Luigi Pirandello. Il film è “La canzone dell’amore” di Gennaro Righelli, interpretato tra gli altri da attori di un certo prestigio come Isa Pola e Camillo Pilotto. Nel brano che qui viene riproposto si comprende come il sonoro sia traboccante rispetto alla stessa recitazione.

In Germania nel 1930 siamo in un tempo nel quale la crescita del Partito nazionalsocialista è ormai un dato di fatto. Il film, che è anche il primo film sonoro tedesco e rappresenta ancora una volta il degrado morale della borghesia, è “L’angelo azzurro” di Joseph von Sternberg, nel quale Marlene Dietrich interpreta il suo primo ruolo da protagonista insieme ad un mostro sacro del cinema espressionista, Emil Jannings. La Dietrich proprio mentre il film veniva montato decise di emigrare negli Stati Uniti, dove avrrà una sfolgorante carriera, diventando una delle icone più sfolgoranti della Storia del Cinema, una vera ed assoluta “DIVA”.