PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO (a Prato) – parte quinta (per la parte 4 vedi 1 agosto)

PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO (a Prato) – parte quinta (per la parte 4 vedi 1 agosto)

….prosegue dal blocco 4 (giugno 2020) la mia risposta alla mail di Alberto……

Le stesse “nuove primarie” di cui parli avrebbero bisogno per essere organizzate di un organismo capace di agire con pari dignità insieme ai Partiti: anche perché diversamente ci troveremmo o a dover fare i conti subito con le forze politiche o con un’assoluta anarchia confusionale, dove tutti sono candidat ma ciascuno farà “campagna” se lo vorrà per conto suo. Nel primo caso a decidere chi siano i candidati e i rappresentanti della “società civile” finiranno per essere proprio i Partiti che, bontà loro, potrebbero al massimo concedere a qualche “volenteroso” di affermare la propria idea e la propria proposta di rinovamento democratico.
Successivamente, a breve giro di posta, invitai in modo “ufficiale” Alberto al primo incontro del costituendo Comitato. Avendo fatta una verifica tra coloro che erano più o meno favorevoli alla costituzione di un soggetto che avesse forma ed identità associativa, riuscii a trovare una sede provvisoria dove incontrarsi che non fosse l’anticamera di un professionista (diciamo che questo era uno dei limiti “formali” che non piacevano) e fissai anche una data e l’ora in cui vederci. Il luogo era il Dopolavoro Ferroviario, dove in altre occasioni avevo avuto modo di organizzare per la Circoscrizione Est, nella quale in quel tempo svolgevo il ruolo di Presidente della Commissione Cultura, alcune iniziative di medio alto livello, e mi ero rivolto agli amici Lucio e Nicola, che erano tra l’altro convinti della necessità da noi espressa di doversi adoperare per dare forma e struttura alle pur poche idee che nel Comitato per così dire etereo si erano concretizzate.
La mail è datata 23 ottobre 2006
“Carissimo Alberto negli ultimi mesi il Comitato non ha espresso molte proposte concrete mentre a livello nazionalen e regionale i gruppi e le Associazioni, i Comitati, donne ed uomini si sono mossi ed hanno prodotto iniziative ad alcune delle quali (Roma, Napoli e Pistoia) a livello personale, ma facendo riferimento al nostro Comitato, siamo stati presenti. Tu non avverti alcuna difficoltà, forse perch>é in ogni caso ti senti, e noi non facciamo di certo fatica a riconoscertelo, leader e sempre in ogni caso ritieni giustamente di essere il punto di riferimento a Prato del Comitato,punta di diamante del Comitato. Non ho alcun problema anche io a considerarti tale; ma questo Comitato così come esso è ora non può contare di più se non a livello di puro “volontariato” nobile e disinteressato. Sono dell’opinione che occorra prendere l’iniziativa senza più indugiare e creare una “struttura” (non può essere in ogni caso un nuovo Partito perchè deve essere costituzionalmente a termine) che non garantirà in modo diretto i suoi aderenti “tesserati” ma che dovrà porsi come obiettivo quello di catalizzare intorno a sè quei cittadini liberi che non abbiano oggi spazio nelle attuali forze politiche costituenti o che non si riconoscano pienamente in esse ma vogliano provare a svolgere un ruolo attivo di stimolo per il rinnovamento della Politica.
….continua mail del 23 ottobre 2006…….

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