La Democrazia e le Ideologie: parte 2 – Le ideologie si scontrano con le realtà (per la parte 1 vedi 25 agosto)

La Democrazia e le Ideologie: parte 2 – Le ideologie si scontrano con le realtà

Hanno costruito roccaforti dentro cui proteggere le loro libertà i sostenitori delle ideologie, arrivando a difendere visioni molto parziali come se fossero universali; e, ciò facendo, considerano del tutto errata la realtà esterna a quelle roccaforti. Costruirsi la propria visione della realtà – unica ed assoluta – spinge al solipsismo o poco più: si chiudono al confronto, quello serio e dialettico, non di certo quello che poche volte richiedono solo in modo strumentale, per scopi poco più che personali, anche se fossero idealmente ed eticamente condivisibili. L’utopia, quando è programmaticamente inseguita, porta in modo inevitabile a forme di nichilismo che incidono negativamente proprio a svantaggio del buon esito reale delle idee professate.
Molto spesso sento compagni della Sinistra, cui ritengo di aver dato un contributo in tutto il mio percorso civico e politico, rifiutarsi di affrontare alcuni dilemmi, come quelli che vado proponendo, in nome di una forma di coerenza che è – di norma – sempre obsoleta e bisognosa di restyling.
Se la Sinistra non riesce ad interrogarsi dialetticamente ed apertamente intorno a questi temi sarà inevitabile il suo tracollo e la riduzione ai minimi termini ancor più di quanto oggi già non sia.
Vedo purtroppo prevalere personaggi – anche se di valore – che si ostinano a declinare vecchie formule ed una divisione della società in “buoni” e “cattivi”, dove i primi sarebbero in modo esclusivo loro ed i secondi tutti gli altri. Ovviamente si parte da quelli che dissentono dall’interno, quelli che vanno proponendo semmai di ridiscutere le questioni fondamentali mantenendo inalterato il livello valoriale complessivo. Tale livello deve essere in ogni modo viatico concreto del buonsenso civile.

Scendendo ad elementi pratici chi opera “onestamente” (cioè senza fini occulti) per il bene delle persone bisognose non può essere ingiuriato, come è accaduto con i dirigenti di una cooperativa che hanno accolto – in una terra notoriamente di Sinistra (anche se caratterizzata negli ultimi tempi da tentennamenti verso la Destra) – il maggior leader della Destra per un intervento di carattere propagandistico elettorale.
Ho avvertito un astio irrazionale da parte di alcuni compagni, ai quali ho notificato all’interno di una chat la necessità di arrivare a delle riflessioni sul perché mai una cooperativa che agisce all’interno di scopi sociali non possa confrontarsi parimenti con chi – anche nei Programmi e nelle attività politiche – non manca di sostenere i bisogni delle parti più deboli del Paese. Si scoprirebbe per l’appunto che, pur avendo le forze politiche sia di Sinistra che di Destra (o Centro, fate vobis!) nei programmi espresse priorità in quella direzione, troppe volte sia la Sinistra che la Destra le abbiano sottovalutate. Ma, per me, sarebbe molto più logico affrontare la questione in modo positivo, chiedendosi come mai una Cooperativa sociale decida di ospitare Salvini in un periodo per l’appunto politicamente “caldo” e non abbaiare veementemente contro. Dopodichè spero sia ancora chiaro che la distanza del mio pensiero da quello della Destra sia siderale: solo che, partendo da alcune riflessioni personali, ritengo sia giunto il momento di avviare un vero rinnovamento della Sinistra; purtroppo “siamo alle porte coi sassi” ed il tempo sta scadendo. Avevo provato in un delirio di onnipotente solipsismo (anche io ci casco!) a chiedere che venissero rinviate le scadenze elettorali anche per una più forte e concreta verifica nella “Sinistra”, ma le cose sono andate come sapete. Anche se – leggendo quel che ho scritto sopra – non c’era una grande fiducia.

http://www.notiziediprato.it/news/minacce-a-stremao-per-la-visita-di-salvini-ci-ha-dato-i-soldi-come-hanno-fatto-quelli-di-sinistra-attacchi-vergognosi

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Estate 2020 – parte 1 La preparazione: un piccolo necessario vademecum per le vacanze

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Estate 2020 – parte 1 La preparazione: un piccolo necessario vademecum per le vacanze

“Forzata” ma produttiva e costruttiva: la sosta pandemica per una parte, forse minima, di noi è stata così. Ora, il caldo…e l’abitudine ci spingono a cambiare aria: si sceglie di non allontanarsi troppo ma allo stesso tempo di non andare troppo lontano. La vacanza estiva ci impegna. Non può essere casuale la scelta del luogo dove fermarsi. Abbiamo impegnato alcuni giorni facendoci aiutare dalla nostra capacità di spippolare sul web; abbiamo escluso alcuni luoghi dove ci eravamo già fermati in altre occasioni: negli anni Settanta in un campeggio tra Donoratico e La California, che ancora adesso è situato, anche se notevolmente ampliato e migliorato, subito dopo l’Oratorio San Guido, celebrato dal Carducci, all’incrocio del lungo viale alberato da 2400 cipressi; in altre occasioni eravamo stati sulla Riviera della Versilia da Livorno a Pisa, Marina di Tirrenia, a Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Massa fino a Pontremoli per i miei impegni professionali. Ci eravamo fermati un po’ di più nuovamente a Donoratico negli anni Novanta insieme ai piccoli; ma, lo si sa: quando i piccoli sono “piccoli” si vanno a cercare luoghi adatti per loro, come parchi gioco ed attività ludiche, e poi si sta sulla spiaggia a costruire castelli di sabbia e la sera si va a dormire aspettando che l’alba sia poi serena.
Per quest’anno pensavamo sin dall’inizio a luoghi tranquilli come Campiglia e Massa, entrambe “Marittime” ma, in contrasto con il nome, collinari ed abbastanza lontane dalla costa. E così con l’aiuto del web e di un tam tam amichevole ci siamo mossi. Il web ci suggeriva alcune proposte tra Venturina, Cafaggio, Castagneto Carducci, Suvereto e Massa Marittima con incursioni verso l’interno, fino a Sassetta: quest’ultima, scartata proprio per una collocazione ben distante dal mare, forse più adatta agli amanti della montagna e dei bagni termali, rimanevano per l’appunto Venturina, Campiglia e Massa che, pur essendo lontana, ci attirava dal punto di vista ambientale. Una nostra cara amica ci proponeva Campiglia e ci fornì un contatto telefonico.
Posti insieme le indicazioni telematiche e quelle “amicali” avviammo i contatti. Sul web funzionano i siti dedicati a “Case vacanze, affitti temporanei estivi e non”. La maggior parte di questi afferisce a dei motori di ricerca (trivago, housetrip, holidu, casavacanza e altro) che tuttavia non ti consentono in generale di renderti conto a pieno della validità – e veridicità – delle proposte ed inoltre non permettono ai proprietari di entrare in contatto con i clienti (a meno che il contratto non preveda un pagamento a monte per l’iscrizione e la pubblicazione). Proprio per evitare sorprese (le più varie: una truffa in piena regola; una collocazione inappropriata rispetto alla proposta, per esempio un luogo rumoroso per chi cerca tranquillitù e quiete; un ambiente inadeguato ai bisogni, come per esempio due camere da letto al posto delle tre pubblicizzate) e vista la distanza non siderale per noi che stiamo a Prato dopo aver visitato molti siti scegliamo alcune proposte e dopo aver lasciato i nostri recapiti di posta elettronica e telefonici poniamo quesiti sperando che i proprietari si facciano vivi.

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