9 dicembre – PACE E DIRITTI UMANI – XXVIII (per la parte XXVII vedi 19 novembre)

E’ passata da poco la data del 30 novembre nella quale si svolgono le iniziative collegate alla FESTA della TOSCANA. Il 30 novembre del 1786 fu promulgato e pubblicato il “Codice Penale Leopoldino” voluto dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo d’Asburgo. Il 30 novembre del 2000 per la prima volta la Regione Toscana indisse la Festa della Toscana, collegandola a quello straordinario evento:
per la prima volta nella storia del mondo moderno venivano abolite la tortura e la pena di morte . Questi post riportano la trascrizione degli Atti di un Convegno molto importante che si svolse in quella occasione presso il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato

PACE E DIRITTI UMANI
Atti del CONVEGNO del 30 novembre 2000 CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA “LUIGI PECCI”

Introduce il Prof. Giuseppe Maddaluno, Coordinatore delle Commissioni Cultura delle cinque Circoscrizioni del Comune di Prato:

Buonasera. Grazie per essere intervenuti così numerosi, un grazie particolare agli studenti e ai docenti presenti. La giornata che oggi celebriamo è dedicata alla Prima Festa della Toscana; noi rappresentanti delle Circoscrizioni abbiamo previsto di svolgere questa iniziativa, a metà tra lo studio consapevole ed il divertimento colto. Infatti dopo di me interverranno rappresentanti istituzionali come la Vicepresidente della Provincia di Prato, Gerardina Cardillo, come la rappresentante di Amnesty International, Liviana Livi ed il Vicepresidente del Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” (che così gentilmente ha accolto la nostra richiesta di ospitalità), prof. Attilio Maltinti. L’intervento colto, la prolusione accademica sarà svolta dal prof. Giuseppe Panella, docente di Filosofia Estetica all’Università di Pisa.

La signora Cardillo, che non è ancora qui con noi, ci ha fatto sapere che interverrà brevemente per ritornare poi in Consiglio Provinciale per poter partecipare alla celebrazione prevista in quella sede; per ora non è ancora arrivata, aveva un altro incontro alle 14,30 (è una giornata, come potete immaginare, molto intensa) e sarà qui tra breve. Io penserei laddove fosse qui mentre introduco di passarle la parola prima della prolusione del prof. Panella. io comunque faccio soltanto una breve introduzione sullo svolgimento dei lavori della giornata, così come l’abbiamo noi prevista.

Normalmente i grandi uomini e i grandi eventi si festeggiano a decennali, ventennali, ecc…. e poi con i centenari e i bicentenari, ecc…; quello che oggi sta accadendo davanti a tutti noi è chiaramente da questo punto di vista del tutto anomalo. Si festeggiano con questa Festa della Toscana o, come abbiamo voluto sottolineare nel nostro titolo, “della civile Toscana” , i 214 anni dalla promulgazione e pubblicazione a Firenze della Riforma della legislazione criminale toscana, nota anche come “Codice Penale Leopoldino”, o “Riforma Leopoldina”, nella quale per la prima volta nella storia del mondo moderno venivano abolite la tortura e la pena di morte.

Per creare questa occasione ha indubbiamente influito la drammatica vicenda di Derek Rocco Barnabei, che ha visto la Toscana tutta battersi in prima fila nella battaglia contro la pena di morte. Di certo proprio quella serie di eventi è stato l’inequivocabile segnale di quanto la nostra Regione possedesse nel suo peculiare DNA, un DNA che a tutta evidenza viene da lontano, con il rifiuto di scelte che appaiono sempre più lesive dei più elementari diritti umani, di uno soprattutto di essi, consacrato anche dalla nostra fede religiosa, quella principale “di Stato”, la “cattolica”, che considera inalienabile e assoluto il diritto alla vita.

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