29 dicembre – LE STORIE DELLA NOSTRA GENTE

Uno dei pochi modi con cui comunicare il proprio pensiero ti fa correre il rischio di essere considerato “autoreferente”.

Andando alla ricerca di documenti nelle mie scatole tecnologiche ho ritrovato questa mia testimonianza di un periodo fervido di iniziative sociopolitiche in quel territorio nell’immediata periferia della città di Prato, che si chiama San Paolo.

Questo messaggio dovrebbe essere stato registrato nel febbraio – marzo del 2014 (la cartella clinica del Pronto Soccorso di Prato, alla quale nella mia testimonianza si accenna, è datata 17 febbraio) e si colloca tra il Progetto dei “Luoghi ideali” che Fabrizio Barca aveva lanciato nel maggio 2013 (ne parlo anche in un post recente dello scorso 21 dicembre) e il progetto di “Trame di quartiere” voluto dalla società IRIS di Massimo Bressan. “Luoghi ideali” era naufragato per noi, costretti in una inutile seconda fascia di consolazione a causa di veti, potenti, che venivano dall’alto e dalle strutture dirigenziali locali del PD che, in quel periodo, si avviava verso il compimento di una mutazione antropologica annunciata come velenosissima. Nel proporre alcuni temi che verranno poi analizzati e approfonditi in “Trame di quartiere” utilizzo un espediente consueto che consiste nel personalizzare gli argomenti: la curiosità individuale come elemento di avvio di un’analisi delle caratteristiche socio antropologiche culturali economiche e politiche del territorio di San Paolo.

Di quel progetto rimangono molte documentazioni e qualche rimpianto: molti materiali scritti, fotografati e ripresi sono a disposizione di chi voglia rimettere in moto un motore che si è “ingrippato”; in realtà è un “progetto” mancato, probabilmente per gli stessi motivi per cui fu portato al naufragio “Luoghi Ideali” (chi se ne occupava non era gradito al Partito Democratico, perché esseri autonomi e pensanti senza padroni).