5 giugno – LE STORIE 2008/2009 e 2013/2014 – 1 (per intro vedi 7 maggio)

Già in altri post, in altri tempi dal giugno 2014 fino ad oggi, ho trattato temi politici “locali”. Alcuni documenti che qui riporterò potrebbero essere stati già da me pubblicati, ma sono utili allo scopo di chiarire,  soprattutto perchè siano di memoria alle generazioni attuali e quelle prossime per comprendere il “disagio” con il quale stiamo vivendo l’attuale crisi di rappresentanza. Come già esposto nell’Introduzione, la “Storia” di cui tratterò in questi prossimi post, utilizzando alcuni miei interventi ed un “carteggio” mail., riguarda due significativi episodi pratesi avvenuti tra il 2008 ed il 2009 e tra il 2013 ed il 2014. Nel primo blocco ci trovavamo verso la conclusione della legislatura 2004-2009, quella che aveva visto Sindaco della città Marco Romagnoli. C’è anche, tra questi documenti, la mia esperienza come Presidente della Commissione Scuola e Cultura nella Circoscrizione Est e come coordinatore delle Commissioni che si occupavano degli stessi ambiti nelle altre quattro Circoscrizioni. Per la cronaca storica, tutti e cinque i Parlamentini circoscrizionali (dal Centro ci si irradiava con l’Est, il Sud, l’Ovest ed il Nord) erano omogenei alla maggioranza che amministrava il Comune.  Per lungo tempo, soprattutto all’Est ed in parte al Centro, il Centrosinistra aveva faticato a conquistare la maggioranza, e questo scenario si era mantenuto, garantendo una certa continuità di visione. In quel periodo, così come Marco Romagnoli per quel che riguarda la sua carica politico amministrativa, anche io mi avviavo alla conclusione della mia esperienza. Era, nel frattempo, nato il Partito Democratico ed io, insieme ad un gruppo caratterizzato da un reciproco rispetto e condivisione, avevo costruito un percorso parallelo ai Democratici di Sinistra ed alla Margherita, costituendo il Comitato di Prato per il Partito Democratico. Le vicende relative a quell’impegno le ho narrate in altri post. Erano in modo oggi lampante foriere delle difficoltà in cui ancor oggi si dibatte il PD. Ed anche quel che avvenne tra il 2008 ed il 2009 ne porta il segno. Consapevole di una parte delle difficoltà già emerse nella fase costituente del Partito Democratico e per il fatto stesso che avrei avuto maggiori difficoltà ad esprimere il mio pensiero in mancanza di una “carica” istituzionale, una volta lasciata la Circoscrizione, avevo fondato un’Associazione di tipo politico culturale. “Dicearchia 2008” aveva molteplici significati: innanzitutto mi collegava alla città nella quale sono nato, Pozzuoli; poi conteneva nella traduzione dal greco, Δικαιάρχεια, due elementi: la “giustizia” del “governo”, un giusto governo, quello che si erano prefissi di conquistare alcuni profughi di Samo, sfuggiti alla tirannide di Policrate e giunti sulle coste campane, in quel tempo (531 a.C.)  dominate da Cuma. Ci si preparava alla “resilienza”? Per i “samesi” profughi fu l’inizio di una grande Storia; molto meno per chi, come me, ha cercato – pur con qualche timidezza, incertezza, forse titubanza o senso pratico – di ricavarsi un ruolo pur marginale in questo tempo.

In realtà avevo anche proposto nel maggio del 2008 un mio specifico impegno di tipo più politico nell’area della Circoscrizione Est. Non mi sarebbe dispiaciuto ed a conti fatti avrebbe potuto anche creare condizioni utili ad evitare la debacle, o perlomeno a renderla meno grave di quanto non accadde.

Nel prossimo post riporterò il “documento” con il quale mi presentavo candidato al Coordinamento politico della Circoscrizione Est per il PD.

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