8 GIUGNO – Può darsi, ma….La questione della vaccinazione per i giovani e la riapertura delle scuole -seconda parte

Parte 2 sulla scuola

L’invito a fermarsi e riflettere vale soprattutto per me e, probabilmente, ancor più per i tanti esperti che sollecitavano ad “aprire, aprire, aprire” le scuole, luoghi strasicuri. Qualcuno lo faceva  senza averne diretta cognizione di causa; qualche altro probabilmente pensando in modo onesto ai danni che i giovani avrebbero subìto; altri per solleticare i bisogni legittimi delle famiglie, la stragrande maggioranza delle quali non possiede spazi sufficienti a gestire le problematiche di un lockdown così protratto nel tempo, per un anno e mezzo circa, per quasi due anni scolastici. Tra i “primi” (quelli che parlavano a vanvera) c’erano i fomentatori di mestiere e i loro servitori sciocchi. E poi c’erano tra gli “esperti” scienziati alcuni, che probabilmente appartenevano alla prima categoria o, negando la scientificità che avrebbero dovuto privilegiare, si affrettavano a ribadire la sicurezza delle aule scolastiche. Gran parte poi del corpo docente, dirigenti ed insegnanti, difendevano tali asserzioni, basandosi esclusivamente sui pareri diffusi a sostegno della stragrande sicurezza degli ambienti scolastici. Per rafforzare tale ipotesi, venivano limitate le diffusioni di notizie sui tanti focolai di Covid di cui pur si sentivano notizie “ufficiose” qua e là.

Ovviamente quel che è stato interessa ben poco oggi, a parte voler annotare quell’abitudine antropologica che prima ti fa sostenere l’impossibile e poi ti spinge a cambiare opinione con grande nonchalance.

Infatti in questi giorni il sostegno “bipartisan” ampio alla vaccinazione dei più giovani è sollecitato in modo deciso dagli stessi difensori dell’apertura “senza se e senza ma” giustificandolo con la assoluta esigenza di poter riaprire le scuole “in sicurezza”, visto che le scuole non sono luogo sicuro ed indenne dalla diffusione del contagio. Come dire? Quando c’era una gran diffusione del virus le scuole erano strasicure, ora che ci sono tantissimi vaccinati “invece” le scuole diventano luogo dal quale si potrebbero diffondere nuovi contagi.

Volevo annotare questa incoerenza, alla quale non è stato corrisposto un minimo segno di giustificazione, per non dire di pentimento, un “mea culpa” generico.

Continueremo a seguire le peripezie del mondo scientifico e politico italiano e credo che continueremo a vederne delle belle.

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