16 agosto – LA SALUTE PRIMA DI TUTTO – parte 2 – GREEN PASS istruzioni per l’uso parte 1

LA SALUTE PRIMA DI TUTTO – parte 2 – GREEN PASS istruzioni per l’uso – parte 1

Molte volte ci siamo ritrovati a riflettere su uno dei difetti più evidenti della “nostra” gente (forse non solo la “nostra”, ma in questa occasione un tantino di sovranazionalismo concediamocelo pure!): l’amnesia cronica, ancora più intensa per le questioni a noi più vicine. Clinicamente la chiamano “amnesia lacunare” distinta da quella “retrogada” che riguarda i tempi più remoti e lontani. Non mi addentrerò su questioni mediche che notoriamente non mi competono, ma su quelle di tipo sociologico “terraterra”, da dilettante insomma, più collegate al nostro tempo presente ed alla “politica” che non va molto più in là. Eppure, se si facesse un po’ di attenzione riandando a leggiucchiare le Rassegne stampa, gli archivi più recenti, le chat più frequenti,  qualche riscontro con parenti ed amici sul “vissuto” degli ultimi venti mesi, con una particolare concentrazione ed attenzione sui primi dello scorso anno, forse un po’ di memoria ritornerebbe, a patto di non essere affetti da qualche sindrome amnetica seria e grave.

Sarebbe il caso che ci si ricordasse dello sgomento di fronte a quelle file di “carri” funebri, gli spazi dedicati alle terapie intensive insufficienti, il timore di non poter accedere a cure fino ad allora garantite anche se non sempre corrispondenti alla reale urgenza, la preoccupazione verso il futuro pieno di incognite che ci coglieva del tutto impreparati ma pronti e disponibili nella ricerca di soluzioni le più utili ed adatte per consentire la “ripresa” pur se lenta ma progressiva verso quella che abbiamo da sempre chiamato “normalità”, che poi sarebbe quel che ancora non si è realizzata, una vita sociale normale, scuole aperte e operanti a pieno ritmo, ambienti di lavoro sicuri. Giro intorno a questo concetto di “normalità” perché sarebbe molto utile che ci si ricordasse che molte pseudo soluzioni furono avanzate da più parti, molte delle quali abbastanza assurde e scientificamente davvero “amene”, una sorta di gara per le castronerie, tra le quali l’utilizzo salvifico dell’Aspirina oppure Avigan o Favipiravir che avrebbe condotto i giapponesi ad abbattere definitivamente il Covid19. In alcune realtà periferiche arrivavano voci di speranza di cure salvifiche, come ad esempio a Pozzuoli

Era ovviamente un periodo difficile e ci si aggrappava a tutte le possibili soluzioni, anche le più balzane ed assurde (un sospiro di sollievo molto temporaneo ci fu donato da alcuni luminari, come la Capua, insigne cervello emigrato all’estero, che parlò del Covid19 vaticinando che si trattava di “poco più che un’influenza”. Nello stesso tempo molti di quelli che tra noi, anziani, avevano evitato di vaccinarsi contro l’influenza avevano deciso che occorresse coprirsi le spalle dall’incertezza. E allo stesso tempo si seguiva spasmodicamente l’evoluzione della ricerca scientifica che sembrava dovesse tardare a elaborare e testare un vaccino che fronteggiasse la pandemia.

Per qualcuno quella “speranza” oggi a tutta evidenza era un modo ipocrita di corrispondere al desiderio diffuso di soluzione. Hanno tirato fuori tutta una serie di amenità per screditare l’operatività della comunità scientifica. Quelle che seguono riportate in alcuni articoli (ne ho scelto uno, ma se ne ritrovano a iosa, forse nella stessa misura di quelli che ostacolano il raggiungimento di quello stato di normalità che sembravano agognare) rivelano l’inconguenza dell’opposizione a vaccinarsi da parte di NOVAX “integrali” e/o  “timorosi”.

https://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/archivioFakeNewsVaccinazioni.jsp

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