aspettando Francesca Fornario con il suo “La banda della culla” – stasera ore 18.30 a “La spola d’oro” La Briglia Vaiano – Festa provinciale Sinistra Italiana

aspettando Francesca Fornario con il suo “La banda della culla” – stasera ore 18.30 a “La spola d’oro” La Briglia Vaiano – Festa provinciale Sinistra Italiana

23231640_1980090502236817_1865235904190190106_n

Scrivo poche righe sul libro della Francesca Fornario: non capita spesso di poter sorridere, a volte anche ridere con amarezza, e commuoversi o arrabbiarsi con il mondo intero. L’autrice riesce molto bene a procurarmi tali emozioni: è una lettura piacevole, dove l’ironia si mescola alla fantasia ed al realismo. Mentre scorrevo le pagine mi confermavo nella volontà di dare ancora un forte sostegno ai giovani che vogliono cambiare il mondo, non per promuovere se stessi contro le altre generazioni ma per costruire un progetto che riesca a migliorare le condizioni di tutti a partire dalle proprie ma senza precedenze e preferenze.
Mi sono trovato a dire che, leggendo queste pagine, abbiamo la prova provata che molto spazio e tempo è stato perduto in questi anni e che bisogna essere in grado di ripartire per ricostruire gran parte delle conquiste che i nostri padri avevano ottenuto, lottando negli anni Settanta del secolo scorso. E ripartire dalla Costituzione e dall’attuazione dei suoi principi fondamentali.

J.M.

Nelle ultime righe del romanzo si fa menzione di Giammaria Testa, morto lo scorso anno a 57 anni per un male incurabile e si cita una delle sue canzoni: credo sia questa!

SCRIVERO’ UN POST SU “LA BANDA DELLA CULLA” dal titolo

LA GRANDE TENEREZZA

seguendo le vite di Claudia e Francesco, Veronica e Camilla, Giulia e Miguel riconosceremo i nostri figli ed i nostri nipoti ed il mondo che abbiamo contribuito a creare per loro e non potremo esserne fieri, quantunque i loro valori essendo quegli stessi a cui ci siamo riferiti (ed erano quelli che ci hanno trasmesso i nostri genitori), possano essere di parziale consolazione, parziale perchè non basta “consolarci” ma dobbiamo agire.