8 novembre – STATI GENERALI 6 – una variazione di CTS (per la parte 5 vedi 15 ottobre)

STATI GENERALI 6 – una variazione di CTS (per la parte 5 vedi 15 ottobre)

…prosegue qui il mio intervento datato 13 febbraio 2002… riportato dal 18 settembre parte 3….

Il lavoro che viene svolto nella scuola è sempre stato caratterizzato dalla “qualità” delle iniziative; non ha mai avuto l’aspetto degli interventi “a pioggia”, come qualcuno che poco conosce il vero lavoro delle Circoscrizioni si è permesso di dire recentemente; è sempre stato avviato un procedimento ricognitivo serio ed approfondito; ha sempre ottenuto il massimo consenso dopo una serie di incontri “partecipati” da parte sia dei dirigenti che degli operatori scolastici ed il coinvolgimento delle altre componenti essenziali che ruotano all’interno dell’universo scolastico; inoltre va sottolineato che si è sempre proceduto ad interventi che non hanno mai discriminato le scuole “private” viste come espressione di un servizio essenziale, importante per tutto il territorio.

I risultati sono sempre stati periodicamente controllati e sono a disposizione di chiunque volesse verificarli o utilizzarli come esempi da migliorare: di certo occorre che questo impegno, pur riconosciuto nel suo valore da parte dell’ Amministrazione andrebbe ben diversamente premiato, consolidato ed incentivato; occorrerebbe perlomeno un Coordinamento, ma occorrerebbe anche un coinvolgimento più stretto delle Circoscrizioni ( e questo è solo un esempio ), Circoscrizioni che operano costantemente a diretto contatto con tutte le Istituzioni scolastiche di goni ordine e grado, all’interno di quegli organismi provinciali che si occupano di “autonomia”, quali ad esempio sono i CIS.

Dicevo che si tratta solo di un esempio in quanto molto spesso è accaduto che le Circoscrizioni , quando a livello centrale si è progettato di costituire Coordinamenti su tematiche per le quali avrebbero competenze acquisite sul campo da mettere a disposizione, non siano state prese in considerazione (si tratta in pratica di uno “spreco” di risorse ed energie).

Guardate, questo è un momento particolare nel quale ciascuno di noi può dire ciò che in più occasioni a voce bassa ha sussurrato; ed è quindi anche una occasione per costruire un rapporto diverso fra l’Amministrazione Comunale e le Circoscrizioni.

In effetti non ce ne dovrebbe essere bisogno perché le Circoscrizioni sono parte integrante del Comune di Prato, non di certo elementi separati, ma purtroppo finora non sembra sia avvenuto questa amalgama. Devo dire anche che, a leggere il documento finale del Seminario che si svolse nel novembre del 1998, qui a Villa Fiorelli, e che è stato consegnato a tutti voi tra i Materiali da prendere in considerazione in questa serata, sono stati fatti davvero pochi passi in avanti e qualcuno, ad essere sinceri, anche indietro.

Guardate, potrei anche interrompere il mio intervento qui e comunque fare mio quel documento finale di quattro anni fa, potremmo tutti ancora oggi pensare di essere ritornati a quel tempo, potremmo tutti dire con forza e senza alcuna ombra di dubbio che lì dentro siano contenute già con la necessaria estrema chiarezza le linee fondamentali del percorso che nella Cultura (ma ci metto, come avete potuto già intuire, anche la Formazione, considerandola parte integrante della Cultura “tout court”) bisognerebbe mettere in funzione ed attuare.

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