7 aprile – “Più giovani più donne” quindici anni fa – e ora? – terza parte

“Più giovani più donne” quindici anni fa – e ora? – terza parte

Avvio questa terza parte con la ripubblicazione di una “tranche” di un post pubblicato lo scorso 14 marzo su questo Blog il cui titolo era

PER UNA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO – una serie di documenti del Comitato di Prato per il Partito Democratico parte 16.

da un documento del 2006

Più giovani più donne

Il ricambio generazionale ed il riequilibrio dei generi può essere utile a patto che non sia né affrettato né rispondente a criteri che non abbiano valutato il reale merito, le capacità, la preparazione. In questa doppia direzione va la proposta del Forum dei giovani che abbiamo proposto di svolgere a Prato nel corso dell’Assemblea di Montecatini: lo avevamo pensato su scala metropolitana o poco più (volevamo coinvolgere al massimo Lucca e Fiesole, oltre Pistoia e Firenze) ed è stato invece accolto come ipotesi nazionale da svolgersi quanto prima. Il Comitato ovviamente chiede la collaborazione delle forze politiche per la riuscita del Forum; tale collaborazione si può adeguatamente estrinsecare con la presenza di personalità politiche o del mondo della Cultura, che intervengano a trattare argomenti che interessano il mondo giovanile.
Allo stesso tempo il Comitato, organizzando direttamente o sollecitando indirettamente iniziative di carattere politico – culturale attraverso la presentazione di Forum settoriali, si segnala come Agenzia formativa di tipo politico sul territorio proprio per le giovani generazioni.

Riprendo a trattare il tema con il riportare alcune riflessioni con l’annunciato scambio di mail tra me ed alcuni “giovani” E’ il 3 luglio del 2005. E’ in corso la Festa de “l’Unità”. Tra i temi trattati c’è quello sul ruolo dei “giovani”. Sono in carica come Presidente della Commissione Cultura nella Circoscrizione Est. Come “veterano” (non più “giovane”) avverto la responsabilità di trattare l’argomento e così scrivo ad altri (tra i quali due ancora anagraficamente “giovani”):

….. ometterò i nomi delle persone …..

“Carissimi, continuo, in questo “deserto” del luglio ad inviarvi “riservate” per riflettere insieme su quello che accade, e perché accade. Una delle questioni che abbiamo da anni e che non riguarda certamente una sola forza politica della nostra maggioranza è quella dei giovani. Sto riflettendo, a dire il vero lo faccio da anni, ma – come dico – “arriva il momento in cui i nodi vengono al pettine ed allora son dolori!”. Vado riflettendo sui “nostri” giovani, così vecchi dentro, così scaltri, così pronti ad aggregarsi ai “provvisori” carri dei vincitori. Anche in questo senso sarà bene riprendere l’analisi di Pasolini, quando soprattutto parlava dell’imborghesimento progressivo della società: sono passati degli anni da quell’analisi e quei “nodi” così profeticamente annunciati stanno “venendo al pettine”.  Che facciamo? Intanto se possibile, diamine, discutiamo e poi operiamo: altrimenti sarà davvero ben più dura di quanto per ora si possa pensare. Il mondo non va in una progressione costante; a volte ci si blocca ed altre volte si può anche tornare indietro, e chi conosce la Storia dovrebbe ben sapere cosa significhi “tornare indietro”. Rileggiamo Pasolini.

Quando parlo di “giovani” so perfettamente che in mezzo a noi, penso a……, a …….., ve ne sono alcuni. Non vorrei creare equivoci, ……. e ………si guardino dentro, ed io non redo che assomiglino ai giovani di cui parlo, ma è allo stesso tempo molto importante che si autoanalizzino. Io per quanto mi possa riguardare lo faccio: d’altronde poichè continuo a dire che i giovani alla fin fine assomigliano sempre più a noi anziani, a me e a …… per esempio, vorrei anche io e, credo, ……., smarcarmi da questa identità e sentirmi – e sentirci – davvero un po’ come i giovani che eravamo, con una certa capacità di essere liberi, di avere ancora un po’ di quella “passione” che ci consentiva di osservare la realtà con uno sguardo critico ed allo stesso tempo pieno di progetti, quando avevamo i nostri venti, trenta anni. Aspetto riscontri.

…3… prosegue il post con un’altra mia mail

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