24 dicembre CINEMA Storia minima parte 12 – per la 11 vedi 18 novembre

CINEMA Storia minima parte 12

Da segnalare nello stesso anno (il 1937) un film diretto da Clarence Brown, “Maria Walewska” interpretato da Greta Garbo ormai in fase calante (questo è uno dei suoi ultimi film), anche se il mito permarrà a lungo non solo tra i cultori del Cinema. Accanto a lei nell’interpretazione di Napoleone Bonaparte, troviamo Charles Boyer, che era invece nella parte ascendente della sua carriera.

Tra il 1937 ed il 1939 troviamo gli ultimi tre film del periodo britannico del grande Alfred Hithcock. Si tratta di tre classici thriller. Il primo del 1937 è

Giovane e innocente (Young and Innocent). Dal titolo si può comprendere quello che sarà un tema ricorrente nella filmografia del grande regista che, anche in questo film, appare in un cameo sotto le spoglie di un signore che con una minuscola macchina fotografica, si barcamena nella folla.

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il secondo del 1938 è tratto da un romanzo  Il mistero della signora scomparsa (The Wheel Spins) di Ethel Lina White. Va ricordato che nel 1979 venne poi girato un remake, anche se – pur interpretato da Angela Lansbury che in più occasioni ha partecipato a film tratti da grandi testi classici “gialli” (fino alla serie “La signora in giallo”) – non ebbe il successo dell’originale, che viene considerato ai vertici del cinema inglese. Il suo “intreccio” colpi uno dei più grandi giovani registi della Nouvelle Vague, Francois Truffaut, grande estimatore del buon cinema e di Alfred Hitchcock.

Il terzo film, l’ultimo girato in terra britannica dal grande autore, fu – nel 1939 – “La taverna della Giamaica”. Anche questo tratto da un romanzo della grande Daphne Du MaurierJamaica Inn”. Fu interpretato da  una splendida Maureen O’Hara al suo esordio. Non è stato ricordato come uno dei film più riusciti e probabilmente ciò è dovuto anche ad un senso ormai di estraniamento dagli ambienti britannici. Inoltre questa produzione era stata per lui, in un certo qual senso, necessitata da una promessa fatta ai produttori, tra i quali Charles Laughton che interpretava anche il ruolo di protagonista.
https://www.youtube.com/watch?v=zxVkaXvU3Js&t=136s
Va notato che non appena mise piede negli Stati Uniti, Hitchcock recuperò un altro testo della Daphne Du Maurier e ne ricavò un grande capolavoro. Ne riparleremo. 

Rimanendo per un attimo negli Stati Uniti, nel 1937, però, non si può non ricordarlo, Walt Disney gira il primo lungometraggio in rodovetro della storia del cinema, il primo film d’animazione prodotto negli Stati Uniti d’America, il primo a essere girato completamente a colori e il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Productions. Si tratta di “Biancaneve e i sette nani” che ha accompagnato decine di generazioni nel corso del Novecento, ivi compreso il sottoscritto ed i miei figli. Il bellissimo film, basato sulla omonima fiaba dei fratelli Grimm fu diretto da David Hand.

Quanto agli incassi, anche se non pervenne ai vertici assoluti fu il film col maggiore incasso nell’anno 1937.

Ritornando in Europa ed in particolare in Francia ci troviamo di fronte ad uno dei capolavori assoluti di quella cinematografia con “La grande illusione” di Jean Renoir. La storia narrata è ambientata in un campo di prigionia sul finire della prima guerra mondiale, Hallbach, fronte orientale tedesco, dove due ufficiali francesi, interpretati da Jean Gabin e da Pierre Fresnay, abbattuti da un ufficiale tedesco, interpretato da Erich von Stroheim, vengono portati come prigionieri. E’ un film che rappresenta anche una delle punte più alte del cinema impegnato “pacifista” ed internazionalista: vi si respirano i temi classici come la differenza di classe, il coraggio individuale e collettivo, la solidarietà nazionale, l’antimilitarismo.»

fine parte 12…..

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