16 maggio – PERCHE’ LA DESTRA STA VINCENDO NEL PAESE (o perlomeno così appare) – parte 1

PERCHE’ LA DESTRA STA VINCENDO NEL PAESE (o perlomeno così appare)

Intro – Nel corso degli anni abbiamo accumulato centinaia di documenti scritti dai quali si rileva lo stato di crisi della Sinistra – abbiamo parlato ma anche scritto tanto – e ciò è a disposizione di quanti vogliano studiare questo tratto di storia, anche se “minima” perché in qualche modo “locale”, ma la Storia si fa anche partendo da qui.

  1. Negli ultimi mesi si va sorprendentemente imponendo, grazie all’attenzione mediatica, uno di quei personaggi della moderna “commedia all’italiana”, che, sospinto da una ὕβϱις (1) smisurata e sempre più incontrollata e mal riposta, ha contribuito a produrre un autentico sconquasso nella realtà politica amministrativa e governativa italiana. Ho già in altre occasioni rilevato quanto la presenza di un tale individuo ha significato, in modo particolare, la distruzione totale del maggiore Partito di (Centro)Sinistra del Paese. Mi fermo un attimo per precisare cosa si intenda per “totale”, avendo io la certezza che molti stiano ancora a pensare che tale affermazione sia esagerata e motivata da personale livore. “Totale” significa che la macchina non funziona più; e allora occorre perlomeno che un gruppo di meccanici con gli attributi (di Sinistra, ovviamente) si porti al suo “capezzale” ed avvii una ricognizione sulle parti da aggiustare e su quelle da cambiare.

MI (ri)frulla nella testa quella idea che ritenni immediatamente balzana, non appena si andò facendo strada nella mente di alcuni membri degli apparati dem, che si impegnarono non poco a diffonderla nelle altre “menti” e giù a cascata verso il “popolo”, quello indistinto, pronto a gareggiare per sostegni ai potenti che abbiano il coraggio di affermare la propria appartenenza alla Sinistra o a ciò che tale sarebbe potuto assomigliare, diciamo pure un Centrosinistra moderato, ma non poco. “Con costui di sicuro faremo dimenticare il Cavaliere!”. Matteo Renzi aveva già dato ampiamente prova delle sue capacità e delle sue doti caratteriali e, forse, proprio su quelle che venivano considerate “punti di forza” i dirigenti dell’apparato puntavano. Machiavelli ne avrebbe potuto fare un dotto studio, fosse stato nostro contemporaneo. D’altra parte i segnali li avevamo già avuti nel corso delle seconde Primarie, allorquando alcuni registri per l’iscrizione degli aspiranti alla partecipazione a quell’appuntamento erano stati “traslocati” in sedi inappropriate frequentate da persone molto più vicine al Centrodestra, mentre la loro collocazione “legale” (mi fa sorridere il termine, visto che “in realtà” erano veramente in una sede molto affine a pratiche legali) sarebbe stata un Circolo PD. (Chi “promosse”(!) quell’operazione spero si sia pentita, ma non per convenienza). Era il dicembre del 2013: quella data segna l’inizio del viaggio agonico di un Partito nato con mille problemi ma con idee e progetti fondamentalmente di Sinistra. La passione e l’entusiasmo di tante compagne e compagni, che in tanti casi si avvicinavano per la prima volta alla Politica e camminavano al fianco di quanti si prefiggevano di costruire una forza moderna autenticamente di Sinistra (nella Margherita e nei DS c’era una forte presenza di Sinistra soprattutto nelle basi), furono smorzate dalla “necessità” di dover mantenere un “blocco” di dirigenti, di funzionari e di amministratori molto preoccupati dalla possibilità che quella spinta innovativa in qualche modo “in gran parte nuova ed esterna anche se genuina” potesse far crescere una classe dirigente giovane poco incline alla burocrazia ed alla ipocrisia di una gestione compromissoria con blocchi locali e non solo di potere, preesistenti e bisognosi di vedere soddisfatti personali obiettivi.

(1) Riporto integralmente da Wikipedia Hybris (ˈhyːbris, in greco antico: ὕβϱις, hýbris) è un topos (tema ricorrente) della tragedia greca e della letteratura greca. Significa letteralmente “tracotanza”, “eccesso”, “superbia”, “orgoglio” o “prevaricazione”. Si riferisce in generale a un’azione ingiusta o empia avvenuta nel passato, che produce conseguenze negative su persone ed eventi del presente. È un antefatto che vale come causa a monte che condurrà alla “catastrofe” della tragedia.

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