9 settembre – I CONTI NON TORNA(VA)NO parte 27

Nota posteriore alla trascrizione del verbale del 18.12.1998: “Non è solo una mia forma velleitaria personale l’aver voluto riportare questa trascrizione dalla quale si evincono molte anomalie dovute ad ingerenze esterne al mondo della scuola, ma intendo contribuire a mettere in chiaro che l’attuale difficoltà nella quale versano le “strutture” scolastiche – in modo particolare quelle degli Istituti medi superiori di secondo grado – derivano dalla incapacità a programmare le scelte future in modo oculato da parte di una classe dirigente politica ed amministrativa che permane perlomeno dagli ultimi decenni del secolo scorso.” e dunque:

I CONTI NON TORNA(VA)NO parte 27

Interviene il Consigliere comunale Giuseppe Maddaluno, che esprime vivo apprezzamento per la folta presenza delle due Commissioni (Provinciale e Comunale), il che dimostra l’importanza e l’urgenza dell’argomento, ma rileva anche la grave insufficienza con la quale lo si affronta considerando che i colleghi della Provincia hanno discusso finora ignorando quei dati che solo oggi l’Assessore Cardillo fornisce alle commissioni. Ritiene scorretto questo modo di procedere e afferma che queste informazioni andavano fornite per tempo altrimenti non si capisce come gli eletti possano prendere decisioni tanto importanti. Continua dicendo che può anche accettare l’idea di fare prima il dimensionamento e poi l’ottimizzazione, ma afferma che il problema della sede del Liceo Copernico nulla ha a che vedere con tali questioni perché si sta risolvendo un problema, dovuto ad una esigenza sacrosanta del Copernico, creando disagi uguali e forse maggiori a centinaia di famiglie. Considera che il riequilibrio tra istituti analoghi non può risolversi con un taglio e che sul problema andavano sentiti tutti: Provveditore, presidi, insegnanti e genitori e le decisioni non andavano prese a tavoli ristretti in modo impositivo, malgrado l’assessore Cardillo abbia detto che sono tutti d’accordo, affermazione rispetto alla quale c’è da restare allibiti. Considera tutto ciò inaccettabile e annuncia che, come consigliere, non intende occuparsi solo della scuola ma dell’intera città, poiché il problema è cittadino, anzi provinciale. Considera che, se il piano dell’assessore Cardillo andasse in porto, tutti vedrebbero risolti i loro problemi, tutti meno il Dagomari per il quale si profila la peggiore delle soluzioni; non ci si deve meravigliare, quindi, se questa scuola prestigiosa che ha dato tanto alla nostra area, protesta vivacemente. Del resto, aggiunge, non si può parlare di scuola in modo crudo ed asettico, usando solo i numeri, ma bisogna tener conto del territorio, della storia, del coinvolgimento sociale e della realtà di ogni scuola per cui non si può accettare che la soluzione del problema del Liceo Copernico venga realizzata a scapito di altri. Fa presente che anche sul piano squisitamente tecnico vi sono carenze e incongruenze gravi e che, in definitiva, i conti non tornano.

Spiega che i tecnici hanno affermato che il Dagomari, così come è, non entra nel Gramsci, ma che il problema si risolverebbe con qualche lavoro che, comunque, priverebbe quella Scuola della mensa e della biblioteca, strutture queste di cui essa attualmente è dotata.

….27… prosegue l’intervento del Consigliere Maddaluno