20 settembre – una serie di nuovi post – ASCOLTO – Riflessioni “quasi in diretta” – Un viatico per proseguire il cammino fuori dalla pandemìa – 4

una serie di nuovi post – ASCOLTO – Riflessioni “quasi in diretta” – Un viatico per proseguire il cammino fuori dalla pandemìa – 4

Avevo scritto lo scorso 15 settembre: Ho detto prima che avrei fatto una digressione per poi parlare di selezione e ascolto. Lo farò nel prossimo post.

La selezione non può essere contrabbandata come “democratica” se poi viene imposta comunque “dall’alto”; e qui ritorniamo a parlare di quali fossero i pregi dell’esperienza delle Circoscrizioni – o Quartieri, per intenderci – e della ferita che è stata inferta alla città di Prato con la loro chiusura. Per comprenderci meglio, la “chiusura” è stata giustificata con il riferimento a precise indicazioni legislative, ma non si è voluto tener conto della specificità della città di Prato, i cui abitanti (non solo “residenti”) fluttuano costantemente nel loro numero, la presenza di più di 100 diverse etnie, un tasso di abbandono e dispersione scolastica, la funzione – pur nelle diverse fasi di crisi – di un distretto industriale riconosciuto a livello internazionale. Nell’accesso alle funzioni amministrative periferiche venivano chiamate tutte le realtà sociali insistenti sul territorio di pertinenza e quasi sempre erano i giovani ad essere chiamati a concorrere e partecipare a quegli appuntamenti elettorali. La partecipazione, anche su base volontaria (nelle Commissioni venivano inseriti anche una quota di non eletti), garantiva la crescita politica, amministrativa, culturale in senso ampio e alla fine era quello il banco di prova. Non di rado concorrevano anche gruppi civici, ma ad ogni buon conto l’attività delle Circoscrizioni era un’ottima palestra per addestrare alla Buona Politica.

Il riferimento della mia prima frase è alla modalità proposta da Fabrizio Barca per il reclutamento all’interno del progetto che ha chiamato “Ti candido”. Non intendo avere dubbi sulla buona fede nel procedere a tale scelta, ma non corrisponde alla mia sensibilità, che non ha predilezioni elitarie, di accesso ad un rango di superiorità.

Quanto al tema dell’”Ascolto” che è prioritario in questa serie di post, noi continuiamo a camminare verso la fondazione di questo nuovo soggetto anche se con qualche lentezza incomprensibile, perchè non esplicitata motivatamente.

In una serie di post a questo successiva (mantenendo tuttavia lo stesso titolo) farò una digressione a mo’ di flashback su quel che ha preceduto questa fase dal maggio ad oggi (siamo nel settembre 2021) per conseguire l’obiettivo di costituire una Associazione che sia in grado di funzionare come stimolo in un territorio complesso come quello di San Paolo. Riporterò qui anche una documentazione sul dibattito svolto più o meno “in chiaro” tra noi, con pochi commenti, se non quelli utili a capirci qualcosa di più: perché se c’è un limite su cui potremmo impegnarci a superare, c’è quello della dietrologia (ovvero il dubbio che “dietro” ogni azione si possa nascondere qualche progetto segreto).