Pozzuoli – CIRCOLO NAUTICO SAN MARCO – alla ricerca di vecchi amici
LE NUOVE PASSEGGIATE NEI CAMPI FLEGREI (dopo più di quaranta anni)
Chi arrivava al porto di Pozzuoli scendendo dall’Annunziata e percorrendo il bordo dei resti del Tempio di Serapide si trovava di fronte fino a pochi anni fa una zona tutta dedicata a “mercato”: frutta, verdura a sinistra, pesce a destra. A dire il vero ancora prima ricordo che i mercati erano tutti un po’ spostati verso la sinistra dell’area portuale ma al di là della banchina c’era un mare che assomigliava molto più ad uno stagno acquitrinoso e melmoso con residui di ogni specie e stazza nel fondo. Negli ultimi anni in modo altalenante le Amministrazioni, oberate anche da vicende che hanno ricevuto una certa attenzione da parte della Magistratura, si sono impegnate a realizzare progetti che dessero decoro a quella parte di città maggiormente nota ai “turisti” nel loro transito da e per le isole ed ai frequentatori dei locali più rinomati del lungomare. Non molti però si sono accorti che un lembo di quel territorio sulla destra ed al disotto del Mercato all’ingrosso del pesce, che fino a pochi anni fa era ricettacolo di sporcizia varia, è stato messo in ordine ed è diventato un luogo piacevole. Certo anche io non lo avevo notato e devo dire che anche mio cognato che è un acclarato “lupo di mare” non ne era a conoscenza; ma con il mio ritorno sulle mie terre flegree alla ricerca di vecchi amici è accaduto che, chiedendo notizie di Giuseppe La Mura, con il quale negli anni Settanta avevamo messo in piedi un Collettivo (era l’epoca dei “collettivi”!) Teatrale di Ricerca (che oggi chiamerei “antropologica”) ed avevamo lavorato nella messa in scena di una “Cantata dei pastori” interamente in dialetto puteolano (“Cca’ puntey ll’arbe”), un amico comune si pose a disposizione per indicarmi dove trovare La Mura, anzi si propose di accompagnarmici. Mentre ci spostavamo dalla Piazza della Repubblica verso il lungomare mi accennava al lavoro che era stato fatto su quella piccola parte di territorio costiero ma non riuscivo ad immaginare dalle sue parole ancorchè entusiastiche quello che avrei di lì a poco visto. Dopo la parte di lungomare che viene – di mattina – occupato dai mercatini, che dalle ex Palazzine sono stati molto opportunamente lì insediati, c’è una transenna (per i mezzi automobilistici), superata la quale, si discende verso la banchina che si stende poi sul mare in posizione perpendicolare rispetto alla spiaggia. Sulla destra, scendendo, un considerevole lembo di questa spiaggia è stato bonificato e curato trasformandolo, anche con opportuni innesti di terreno, in prato verde: in fondo, poi, è stata posta una struttura abitativa prefabbricata per gli uffici ed una parte coperta per custodire gli attrezzi utili al mantenimento degli spazi. Un bel lavoro, dico io; ma di La Mura non vedo traccia. Scendiamo due scalini in legno per superare il dislivello fra la strada della banchina e la sabbia ed avanziamo verso il casotto. Io sono sfacciato come se si trattasse di un luogo a me già noto (ho fatto sempre così già da ragazzo: imparavo le cose fingendo già di saperle) e mi dirigo verso l’ingresso del prefabbricato chiedendo di Giuseppe La Mura (in effetti avevo già visto una faccia a me nota dalla lontana infanzia) e mi dissero che era dentro. Sapevo di non essere atteso e sapevo anche che sarebbe stata una sorpresa, credo bella, anche per lui; perciò avanzai spedito dentro: era a questionare in polemiche non rilevanti (gli artisti sono polemici di natura e vivono di questo aspetto del loro carattere; la “polemica” è arte e se volete la chiameremo “dialettica”, solo che a differenza della polemica quest’ultima è perlomeno bidirezionale e la “polemica” è appunto “unidirezionale”) con gli altri amici; ma vedendomi tutta la battaglia venne sospesa. E così mi raccontarono di questo loro impegno, del fatto che erano riusciti a farsi dare la “concessione” di quel lembo di arenile da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo e di avere poi fondato il Circolo Nautico San Marco con l’impegno di bonificare e ripulire il tutto riportandolo all’uso pubblico. Con Giuseppe ed alcuni amici d’infanzia “ritrovati” intanto abbiamo rievocato i “vecchi” tempi, riportando alla luce momenti belli ma dimenticati. E poi ci siamo lasciati dopo che mi avevano però invitato – quando lo avessi desiderato – a ritornare. In special modo mi chiesero di passare la mattina di giovedì 15 maggio perché ci sarebbe stata un’iniziativa alla quale tenevano molto.
“Coloriamo in riva al mare” nella sua VI edizione coinvolgeva circa 400 studenti delle classi III – IV – V del I° Circolo Didattico insieme ai loro insegnanti. Ed io ci sono andato: avevano preparato già alle prime luci dell’alba una serie di postazioni utilizzando dei teli blu: anche io ci sono arrivato prestino e così ho potuto cooperare nella prima fase organizzativa ricevendo i gruppi che sciamavano lentamente ma gioiosamente verso l’arenile e si sistemavano in circolo negli spazi predisposti ad hoc. Attraverso gli insegnanti distribuivamo delle cartelline contenenti dei cartoncini sui quali individualmente (ma sono state concesse deroghe ad alcuni che volevano operare in “team”) ciascuno dei partecipanti poteva interpretare temi marini. La Mura, esperto, girava fra gli spazi interloquendo anche con i docenti ed osservando lo stile con cui tutti procedevano nella realizzazione della loro opera. Non sono rimasto per tutta la mattina; avevo impegni da assolvere cui non potevo derogare ma prima che andassi via, mi chiesero di essere parte della commissione giudicatrice. A parte il fatto che le mie competenze sono molto diverse ho dovuto declinare questo “onore” perché ero certo di non poter essere a Pozzuoli in quella fase dell’anno che di norma mi vede impegnato in Esami di Stato. Invece ho dato la mia disponibilità a cooperare in iniziative culturali di vario genere che vogliano intraprendere nei prossimi mesi estivi: ne parleremo.
Intanto, però, se andate o venite a Pozzuoli – anche mentre aspettate i vaporetti – non dimenticate di fermarvi al Circolo Nautico San Marco (poiché non vendono nulla e non vi si compra nulla non ho alcuna remora a postare questa “pubblicità”).
In allegato in alto foto dei partecipanti a “Coloriamo in riva al mare” ed in basso foto di Circolo Nautico San Marco – Peppe La Mura – Lungomare Pozzuoli
i