DA GIOVANE: LA SENSIBILITÀ AMBIENTALISTA, STORICA E CULTURALE – SETTIMA PARTE – 18 e ultima della parte settima – una necessaria precisazione

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DA GIOVANE: LA SENSIBILITÀ AMBIENTALISTA, STORICA E CULTURALE – SETTIMA PARTE – 18 e ultima della parte settima – una necessaria precisazione

Annunciavo lo scorso 28 marzo in coda al blocco n.17 che avrei pubblicato questa parte finale con una mia revisione parziale relativa al testo del novembre 1971. Lo scrissi in occasione dei 2500 anni dalla fondazione della mia città, Pozzuoli. Tra i miei amici più cari c’erano Renato d’Oriano e Raffaele Adinolfi. Quest’ultimo già insegnava al Liceo Classico ed aveva una passione straordinaria per l’Archeologia. Aveva già scritto alcuni testi scientifici di ricerca archeologica sull’antica Puteoli ed ero stato attratto da quegli argomenti, seguendo anche le sue argomentazioni allorquando capitava di dover accompagnare qualche suo conoscente nelle passeggiate che spesso organizzavamo per terra, colline e mare. Renato d’Oriano era anche lui un grande conoscitore dell’antichità ed era molto impegnato nella società puteolana. Insieme abbiamo organizzato varie iniziative, partecipando anche all’attività di alcuni Circoli culturali, come il Pergolesi ed il Maiuri, due personaggi importanti per la città: il primo era nato a Jesi ma poi per diversi motivi era approdato a Pozzuoli, dove era morto; il secondo è stato uno dei massimi archeologi italiani ed ha sviluppato un grande lavoro proprio sui Campi Flegrei.
Voglio qui ricordare alcune fasi per cui fui invitato a produrre questo testo “Passeggiata nei Campi Flegrei – POZZUOLI”. Tra le attività come ricordavo prima per le quali avevo sviluppato una certa competenza era quella della capacità sintetica di esporre per grandi linee la storia dei principali monumenti presenti nella città; accanto a questi, si aggiungeva la curiosità sviluppata nel corso della mia adolescenza e prima giovinezza per l’ambiente naturalistico geologico dei Campi Flegrei. Al prof. Adinolfi fu assegnato un incarico di organizzatore generale dei festeggiamenti per il 2500° anno dalla fondazione di Dicearchia, antico nome greco della città di Puteoli romana e successivamente di Pozzuoli. Avevo tra l’altro cominciato a fare una ricerca sulla Pozzuoli sveva ed angioina e quindi ero accreditato come un esperto se non altro di quella parte di Storia: l’amicizia, perché negarlo, e questi piccoli vari aspetti di competenza organizzativa mi consentirono di partecipare ad alcuni incontri, anche molto stimolanti e piacevoli. Uno di questi fu con alcuni funzionari dell’Olivetti: nacque proprio lì la proposta di produrre due libretti, uno dei quali, il più serio e storicamente scientifico venne affidato a Raffaele Adinolfi, mentre per un altro, riservato a bambini e ragazzi frequentanti le ultime due classi delle elementari e le tre della scuola media, fui ad essere invitato io. Ricordo con grande piacere quelle riunioni in quegli ambienti moderni della fabbrica: ancora oggi sorprendono tutti coloro che ne scoprono le caratteristiche. Fui affidato ad un supervisore, un personaggio importante della città, il prof. Saverio Gentile, al quale sottoposi passo passo i miei dattiloscritti, fino alla stesura finale che fu autorizzata poi dal Comitato.
La precisazione che ho oggi prodotta è peraltro collegata al fatto che, rileggendolo – alla luce delle ricerche che sono state prodotte nel corso di questi circa 50 anni – ho trovato alcune inesattezze ed imprecisioni. Inevitabili sono le manchevolezze, dovute al progresso delle ricerche (in quegli anni alcuni siti non erano neanche stati scoperti o in ogni caso la loro identificazione era incerta o errata), e d’altra parte lo stile doveva essere leggero per dialogare con ragazze e ragazzi di circa 8-12 anni.

Joshua Madalon

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